Tutti noi abbiamo sempre immaginato il castello come una fortezza, da scoprire nel suo fascino. Quando eravamo bambini, abbiamo sempre visto questi complessi dominanti nelle fiabe, con protagonisti re, regine, principi e principesse, e il finale lieto dietro l’angolo. In chiave turistica, il castello costituisce un vero e proprio simbolo per ogni territorio di appartenenza.
Nel nostro tour partiamo da Cervesina, dove sorge il Castello di San Gaudenzio. Il complesso viene fatto erigere dai Visconti nella metà del ‘300 e diventa poi teatro di balli e feste organizzate dalle famiglie nobili. Il castello viene ridimensionato nel XVII secolo, mantenendo l’architettura originaria.

Approdiamo così a Voghera, dove sorge uno dei più importanti complessi dell’intero Oltrepo, il Castello Visconteo. Secondo alcuni documenti storici, l’origine dell’edificio risale all’epoca dei Berengari, fra l’888 e il 950; in seguito, viene costruito nel 1372 per ordine di Galeazzo Visconti II. La parte nord ha subìto diverse lavorazioni, mentre a sud appare più conservata. Da alcuni anni il Castello Visconteo ospita manifestazioni di carattere culturale, mostre e concerti che vanno ad animare i mesi estivi e autunnali.
Percorrendo la Strada Statale 461, arriviamo a Rivanazzano Terme, Comune al quale appartiene il Castello di Nazzano, posto sulla sommità di una collina che domina la valle del torrente Staffora. Da qui è possibile ammirare la catena che dalle Alpi Marittime arriva fino al Monte Rosa. Costruito dai Malaspina intorno all’anno mille, il castello è stato potenziato da Gian Galeazzo Visconti. “Trasferito” sotto la proprietà di diverse famiglie, nel 1712 l’edificio viene rivenduto agli attuali proprietari, i marchesi Rovereto. Dopo i restauri intensi, nel 1905 viene destinato a dimora residenziale.
Di fronte al Castello di Nazzano, ad un paio di chilometri in linea d’aria, troviamo la Rocca di Montalfeo, nel comune di Godiasco Salice Terme. Da qui, ai tempi, veniva controllato il transito sulla via del sale lombarda e l’accesso al mare. Di proprietà dei Malaspina, la rocca intreccia le sue vicende con quelle del Ducato di Milano. I lavori compiuti nel 1900 hanno consentito al complesso di uscire dal degrado, ora è diventata proprietà della famiglia Faravelli e rappresenta una location anche per gli eventi.
Sempre colma di turisti che hanno qui le seconde case, la Val di Nizza abbraccia un pezzo di storia, il Castello di Oramala, costruito nel XI secolo dalla famiglia Malaspina e divenuto centro culturale, quando ha iniziato ad ospitare trovatori provenzali. Nel 1985 gli ultimi proprietari, i fratelli Panigazzi, iniziano la ristrutturazione. Nel 2005 viene aperto al pubblico il Museo dell’arte contadina e degli attrezzi del ferro. Il castello è circondato dal Parco Letterario “Dante e i Trovatori nelle terre dei Malaspina”.
Saliamo fino alla Val Tidone, per ammirare il Castello di Zavattarello, un possedimento di proprietà del monastero di Bobbio, e poi di quello di Sant’Ambrogio a Milano. In seguito, la fortezza passa nelle mani della città di Piacenza, ad Ubertino Landi, Manfredo Landi e infine ecco la cessione a Jacopo Dal Verme. Inizia il dominio dei Dal Verme, che durerà fino al 1975, anno della donazione del castello e dei terreni al comune. Nel 1987 l’amministrazione comunale inizia il restauro della rocca, dopo il gravoso incendio del 1944. Oggi ospita le Giornate Medievali, il Tour del Mistero e altre iniziative.
Ultimo, ma solo in ordine di tracciato, il Castello di Montesegale, che risale all’undicesimo secolo. La storia ci riporta all’8 Agosto 1164, quando Federico Barbarossa ha concesso a Pavia molti castelli della valle Staffora, tra cui Montesegale. In pochi anni l’edificio è passato ai conti palatini di Lomello, ai Gambarana, a Paolo Serratico, e di nuovo ai Gambarana, su concessione di Francesco I Sforza. Dal 1971 il castello è di proprietà della famiglia Jannuzzelli, che lo ha restaurato e ne ha coniato un luogo d’abitazione e di manifestazioni culturali. Oggi, al suo interno, dal 1985 è stato allestito il Museo d’Arte Contemporanea, che ospita opere di spessore e prevede l’organizzazione di eventi, concerti, rassegne letterarie e allestimenti operistici.
R.S.
(Articolo tratto dal settimanale “Il Punto Pavese” del 04/08/2025)
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