Ironici, spiritosi, creativi, gli studenti della 5 C dell’istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure, indirizzo Turistico, impegnati in un progetto PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) dal titolo “NarrAzioni”, coordinato da Laura Parodi. Progetto inserito in “Appennino Futuro Remoto” il bando PNRR, Borghi storici, vinto dal Comune di Carrega Ligure che si propone di recuperare e valorizzare i territori marginali della Val Borbera, nel cuore dell’Appennino Ligure, anche avviando iniziative imprenditoriali in queste aree che rischiano altrimenti di cadere nell’oblio. Obiettivo di “NarrAzioni”, era proprio sensibilizzare i ragazzi riguardo alla bellezza e alle potenzialità di luoghi spesso trascurati, ma ricchi di storia, tradizioni e risorse naturali. Gli studenti hanno imparato a collaborare, a comunicare e a riflettere sul ruolo dei giovani nella società e nell’ambiente esplorando il territorio, conoscendone le storie e confrontandosi con le difficoltà e le sfide che la montagna porta. Grazie a questa esperienza, i ragazzi hanno potuto capire l’importanza della sostenibilità ambientale e della preservazione culturale, temi al centro dell’attività della rassegna. L’aspetto più significativo di questa esperienza è stato il coinvolgimento creativo degli studenti.
I ragazzi hanno deciso di esprimere il loro rispetto per il territorio della Val Borbera attraverso la scrittura poetica. A ricalco della celebre Litania di Giorgio Caproni, hanno composto una poesia che dà voce a posti dimenticati e luoghi silenti, ma che regala anche messaggi di speranza e rinascita. Un omaggio alla natura selvaggia, ma anche un appello alla cura e al rispetto per questi spazi. Gli studenti, con la loro freschezza e il loro entusiasmo, hanno saputo trasmettere un messaggio potente, pieno di emozioni e di speranza. È piaciuta e piace talmente la Litania della Quinta C 2025 che sarà inserita nei due libri di prossima pubblicazione di Appennino Futuro Remoto.
“NarrAzioni” non è stata solo un’esperienza formativa, ma anche una vera e propria immersione in un mondo che ha bisogno di essere conosciuto, valorizzato e tutelato e che può diventare attrattivo dal punto di vista turistico. In particolare, l’attenzione è stata posta su tutte quelle forme di turismo lento che già caratterizzano altri luoghi italiani e che potrebbe costituire una sfida economica anche per la val Borbera. Accanto all’espressività, infatti, il territorio è stato esplorato e censito dai ragazzi sotto il profilo delle strutture ricettive, dei trasporti, della sentieristica per poter capire che cosa c’è già e che cosa manca, ovvero ciò su cui si deve lavorare se si vuole fare turismo nei prossimi anni. L’Appennino torna a vivere nei cuori e nelle menti dei giovani, che con le loro parole e azioni si pongono come nuovi custodi di una bellezza tangibile.
https://www.giornale7.it/(15/05/2025)
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