
Ancora pochi giorni di lavori e il ponte tibetano realizzato nel territorio comunale di Cecima sarà una realtà. Le opere, di fatto, sono state quasi ultimate ma bisognerà attendere il collaudo prima che la struttura possa essere ufficialmente aperta al pubblico. L’inaugurazione dovrebbe avvenire nel mese di settembre. Si tratta del primo ponte in stile tibetano realizzato sulle colline dell’Oltrepo pavese e sarà di grande richiamo turistico non solo per escursionisti ma anche per coloro che sono incuriositi da strutture di questo genere. L’opera consiste in un ponte lungo circa 70 metri, che attraverserà un orrido della valle Staffora in una delle zone turisticamente più affascinanti, all’interno di un immaginario anello sentieristico tra San Ponzo e le sue grotte e l’osservatorio astronomico di Cà del Monte.
Sarà sospeso ad un’altezza di circa 50 metri. Collegherà il comune di Cecima a quello di Ponte Nizza attraverso un sentiero che, poco prima di raggiungere Cà del Monte si stacca sulla sinistra della strada comunale e punta verso Cascina Rossago. Qui ad un tratto il sentiero si biforca e mentre a sinistra si torna all’abitato di Cecima a destra invece raggiunge Cascina Rossago e quindi il sentiero che scende verso San Ponzo. “I lavori per la realizzazione del Ponte Tibetano (Oltrepo SmartLand – un ponte sospeso) nei boschi sopra l’abitato della frazione di Serra del Monte sono in fase di ultimazione – spiega il sindaco Cristiano Bianchi -. L’inaugurazione potrebbe avvenire nel mese di settembre. L’opera garantirà un importante volano per un turismo sostenibile, grazie a un contributo di Regione Lombardia pari a 120mila interamente gestito dalla Comunità montana dell’Oltrepo Pavese”.
E il sindaco di Cecima conclude: “Potrebbe essere un’ottima occasione per rilanciare il turismo nella nostra zona. Un turismo ecologico, a contatto con la natura, poiché il ponte sarà raggiungibile solo a piedi, percorrendo alcuni dei sentieri più belli della valle. E’ un progetto in cui abbiamo creduto tanto proprio perchè potrebbe dare uno slancio al turismo escursionistico lungo i numerosi sentieri che si diramano nella fascia collinare compresa tra Cecima, Cà del Monte e il Monte Vallassa”.
Alessandro Disperati
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