Era novembre 1996 quando, proprio il giorno della festa di san Colombano, veniva presentato al pubblico “BOBBIO: ritratto di una città”, un pregevole volume realizzato a cura della Redazione del settimanale “La Trebbia” e del Lions Club Bobbio, “costruito con amore e con grande dedizione” come si leggeva nella prefazione che lo accompagnava, la stessa sempre riproposta in tutte le successive ristampe perché da ogni parola, da ogni citazione, da ogni sfumatura di quelle righe traspariva il grande affetto per la nostra Città, accompagnato dall’orgoglio di esserne parte attiva.
Il libro, prezioso anche nella veste tipografica con copertina cartonata, eleganti pagine di pesante carta patinata e un ricco apparato fotografico, non voleva essere solo una guida alla Città, ma una vera e propria “chicca” editoriale, qualcosa che avrebbe impreziosito le nostre biblioteche domestiche e potesse essere anche un dono prezioso da regalare a tutti gli amanti di Bobbio, della sua storia e delle sue tradizioni. E così è stato: negli anni si sono succedute altre due ristampe – nel 2002 e nel 2015 – segno tangibile dell’apprezzamento che il volume aveva incontrato da parte del pubblico e che hanno, ogni volta, apportato modifiche, ampliamenti o necessari aggiornamenti ad alcune sezioni, mantenendo però inalterati lo “spirito” originario dell’opera e i testi fondamentali degli storici bobbiesi che raccontavano monumenti, chiese e palazzi.
A dieci anni di distanza esce ora la quarta edizione aggiornata, presentata il 12 aprile scorso a Palazzo Vescovile, proprio in coincidenza con l’Anno Giubilare come scrive don Aldo Maggi nelle sue brevi righe di presentazione, suggerendo ai lettori del libro “l’opportunità di cogliere, tra le pieghe della storia che racconta la vita di Bobbio e della bellezza dell’arte che emoziona e commuove, la possibilità di immergersi in un clima che invita e rimanda all’Oltre e al destino dell’uomo, pellegrino di speranza”. L’itinerario si snoda, infatti, toccando eventi e luoghi unici della nostra Città, di cui viene all’inizio ricordata la storia: dai reperti preistorici ritrovati nella conca bobbiese fino all’arrivo di Colombano, dal prestigio dello scriptorium abbaziale alla decadenza del sistema feudale monastico che condurrà all’istituzione della Diocesi e poi, lungo l’arco dei secoli, lo scompiglio portato da Napoleone con la soppressione dei monasteri e la dispersione della biblioteca bobbiese, gli eventi risorgimentali e la morte del Gianelli, fino alle guerre del Novecento, gli anni felici del “boom economico” e la Bobbio di oggi, in bilico tra spopolamento della montagna e riscoperta della vocazione turistica del territorio.
La sezione più corposa del volume è naturalmente dedicata al centro storico della Città: il Ponte Vecchio, le chiese, i musei, il Castello, i palazzi delle antiche famiglie si svelano attraverso i testi dei vari Autori e le splendide fotografie, molte delle quali completamente aggiornate, che accompagnano il lettore in una visita “ideale” anche degli angoli più suggestivi e nascosti del nostro borgo. Uno sguardo ai dintorni di Bobbio, in particolare al Monte Penice e alla sua conca, a Brugnello e alla Spelonca di San Michele, suggerisce antichi itinerari di devozione accanto alla possibilità di praticare attività di sport e svago all’aria aperta, mentre l’ultima sezione del volume, anche in questa nuova ristampa, racconta in una carrellata di foto alcuni tra gli innumerevoli eventi culturali, religiosi, sportivi e folcloristici della Bobbio di oggi. È, infatti, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e delle tante Associazioni attive sul nostro territorio, che vengono preservati e tramandati i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra identità “salvando – come riportato nelle pagine finali del libro – un patrimonio destinato ad essere travolto o dimenticato dagli eventi e dagli uomini”.
Un grande ringraziamento va anche all’azienda GAMMA S.p.A. per aver sostenuto le spese di stampa del volume dimostrandosi, ancora una volta, vicina alla Città di Bobbio e a chi lavora, da sempre, per farla conoscere e valorizzarla.
La Redazione di “La Trebbia”
(Articolo tratto dal N° 17 dell 22/05/2025 del settimanale “La Trebbia”)
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