Un tappeto di stelle bianche e gialle si schiude ogni primavera sull’Appennino, tingendo i prati del territorio delle Quattro Province – Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza – di una bellezza effimera e profumata. È lo spettacolo della fioritura dei narcisi, un evento naturale che richiama escursionisti e amanti della natura, pronti a meravigliarsi davanti a distese di corolle danzanti al vento.
Cuore di questa esplosione di vita è principalmente il Narcissus poeticus, conosciuto comunemente come Narciso dei poeti o Fior di maggio. Con i suoi petali candidi e la caratteristica coroncina centrale screziata di rosso o giallo, questo fiore delicato e profumato è il protagonista indiscusso dei pascoli montani e submontani, generalmente tra i 600 e i 1600 metri di altitudine. Accanto ad esso, in alcune zone come la Val Trebbia, si possono ammirare anche le giunchiglie (Narcissus jonquilla e specie affini), riconoscibili per i grappoli di fiori più piccoli e intensamente profumati portati da un unico stelo.
Il periodo clou per assistere a questo incantevole fenomeno va da fine marzo a maggio inoltrato, con un picco che solitamente si concentra nel mese di maggio, a seconda dell’altitudine e dell’esposizione dei versanti.
Dove Ammirare i Narcisi nelle Quattro Province:
Pian della Cavalla e Casa del Romano (Gorreto e Fascia GE): Senza dubbio una delle mete più celebri e spettacolari. Situato nell’alta Val Trebbia, al confine tra Liguria e Piemonte, questo vasto altopiano si trasforma in un vero e proprio mare bianco durante la fioritura. Il “Sentiero dei Narcisi” è un percorso classico per immergersi in questo paesaggio da fiaba. Il Parco dell’Antola e molte guide ercusionistiche organizzano escursioni guidate, anche suggestive come la “Narciso Night” che permette di ammirare i fiori al tramonto e sotto le stelle.
Pian della Cavalla (Fotografia di Marco Gallione)
Sul Monte Buio, tra la ligure Val Brevenna e la piemontese Val Borbera. Su questi pendii in Primavera si assiste a una delle più belle fioriture di Narciso (Narcissus Poeticus ).
Monte Buio (Fotografia di Stefano Spadacini)
Sul Monte Croce dei Fò, una monte dell’Appennino ligure, situata a cavallo tra l’alta val Bisagno, l’alta val di Lentro e l’alta val Fontanabuona.
Monte Croce dei Fò (Fotografia di Daniele64 dal sito Gulliver)
Val Trebbia (Piacenza): Le colline piacentine della Val Trebbia, in particolare nelle aree attorno a Pigazzano e Scrivellano fino a quote di circa 600 metri, offrono splendide fioriture di giunchiglie, che colorano i prati di un giallo vivace già a partire da metà marzo.
Scrivellano (Fotografia di Giacomo Turco)
Val Borbera (Alessandria): Sebbene le segnalazioni specifiche siano meno dettagliate rispetto al Genovesato, le aree montane e collinari delle province di Pavia e Alessandria, che rientrano nel contesto appenninico delle Quattro Province, offrono habitat ideali per la crescita del narciso selvatico. Escursioni sui crinali e nei prati meno battuti durante il mese di maggio possono regalare la vista di queste preziose fioriture. L’areale del Parco dell’Antola, come già menzionato, tocca anche la provincia di Alessandria.
Val Borbera (Fotografia di Pier Luigi Casanova)
Un Tesoro da Proteggere:
La bellezza dei narcisi è tanto grande quanto fragile. Queste specie selvatiche sono protette in molte aree e la loro raccolta è regolamentata per preservarne la sopravvivenza. Secondo la legge regionale ligure la raccolta dei narcisi (inseriti tra le specie spontanee soggette a rarefazione elencate nella tabella B allegata alla legge) è consentita in un numero massimo di cinque esemplari al giorno per persona, compreso il proprietario del fondo, salvo che si tratti di terreno messo a coltura.
Per i gruppi organizzati composti da più di dieci persone, il limite complessivo è di 50 esemplari al giorno.
È inoltre vietato estirpare o danneggiare gli organi sotterranei delle piante e ogni forma di commercio dei narcisi raccolti allo stato fresco o secco.
Chi supera questi limiti rischia sanzioni amministrative pecuniarie e la confisca dei fiori raccolti.
È fondamentale ammirare queste meraviglie della natura con rispetto, evitando di calpestare i fiori e, soprattutto, di raccoglierli indiscriminatamente, per garantire che lo spettacolo possa ripetersi anno dopo anno.
Vivere la Fioritura:
L’esperienza della fioritura dei narcisi è un invito a rallentare e a connettersi con la natura. Che si tratti di un’escursione autonoma lungo sentieri ben segnalati o di una visita guidata organizzata dagli enti parco o da associazioni locali, l’emozione di camminare tra migliaia di narcisi in fiore è indimenticabile. È consigliabile informarsi preventivamente sulle condizioni dei sentieri e sul periodo esatto di massima fioritura, che può variare leggermente di anno in anno.
La primavera nelle Quattro Province offre dunque un appuntamento imperdibile con la natura, un’occasione per scoprire paesaggi incantevoli e lasciarsi avvolgere dal profumo delicato dei narcisi, veri gioielli dell’Appennino.
(La fotografia dei narcisi ad inizio articolo è di Mirco Bruzzone)
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