Il mantello del centauro

Paolo Ferrari
Il mantello del centauro

Storia, identità e rappresentazione nelle alte terre delle Quattro Province

Associazione Musa
Collana Menussie de gea

Pagine: 261
Anno: 2019

Il monte è incolto, amico. Sull’erba rossa dell’ultimo inverno ci son chiazze di neve. Sembra il mantello del centauro. Queste alture sono tutte così. Basta un nonnulla, e la campagna ritorna la stessa di quando queste cose accadevano.
Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò

Il libro si compone di due parti, assai diverse fra loro: la prima dedicata all’antico, cioè ai modi e alle forme del popolamento delle alte valli di quell’area geoculturale delimitata grosso modo dai corsi dei fiumi Trebbia e Scrivia a est e ad ovest, dai monti dell’entroterra genovese a sud e dalle colline del tortonese dell’Oltrepò pavese e piacentino a nord.
La seconda invece agli eventi traumatici di metà Novecento (seconda guerra mondiale e Resistenza) che si abbattono come un tornado sul mondo contadino di montagna mettendone a dura prova le strutture profonde e le forme di organizzazione socioculturale, creando le premesse del successivo fenomeno del declino e dell’abbandono degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso.
La scommessa dell’autore di quest’opera dalla lunga gestazione, sembra proprio consistere nella volontà di combinare metodologicamente due diversi tempi o durate della storia: quello lunghissimo e apparentemente immobile anteriore al Novecento (grosso modo) e quello tumultuoso del secolo appena trascorso. Si tratta certamente di un’operazione coraggiosa, che si contraddistingue per la serietà d’impianto e l’arditezza della visione d’assieme. (…)

Dalla prefazione di Franco Castelli

L’autore: Paolo Ferrari

Paolo Ferrari, originario di Cosola in Val Borbera, è autore di numerosi articoli e saggi sulla cultura materiale e immateriale delle Alpi e dell’Appennino delle Quattro Province.
Per l’associazione Musa ha seguito le procedure per l’accredito di consulente Unesco per il Patrimonio Culturale Immateriale (PCI, ICH) ottenuto dall’associazione valborberina nel 2010, e attualmente il percorso di iscrizione nella lista delle Buone pratiche immateriali dello stesso prestigioso organismo internazionale. E’ autore, coautore ed editore di tutti i titoli della collana Menussie de gea e del sito web Dove comincia l’Appennino www.appennino4p.it e segue la procedura di riconoscimento dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi promosso dal Comune di Carrega Ligure.
E’ membro del comitato scientifico dell’Isral – Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria. Ha collaborato come libero professionista con numerose testate del settore del legno approfondendo le tematiche della gestione forestale, dell’artigianato e dell’uso artistico della materia legno.
Per molti anni ha lavorato come interprete di lingua cinese occupandosi in particolare dei rapporti tra medicina e filosofia cinese, pubblicando in formato e-book una traduzione e analisi del classico cinese Dao De Jing.

Lascia un commento