Samboneto (Zerba)

Foto di Fabio Rotondale

Samboneto (anticamente Sanguineto) è una frazione del comune di Zerba in provincia di Piacenza, è l’unica frazione del comune a trovarsi in valle Staffora, a differenza del resto del territorio comunale che è sito in val Boreca. Si trova alle falde del monte Lesima.
Non è direttamente raggiungibile dall’Emilia-Romagna, ma bisogna attraversare un tratto di Lombardia tra il Passo del Giovà e Pianostano di Santa Margherita di Staffora, dove comincia l’unica strada per la frazione. Intorno al XVIII secolo subì una frana che distrusse il paese che poi venne ricostruito, il paese è ricco di ex voto forse fatti in seguito dai sopravvissuti alla frana.
Da visitare la pieve, con affreschi attribuiti in passato a Manfredino e Francischino Baxilio di Castelnuovo Scrivia (AL).
Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.

(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Samboneto )

Il territorio del Comune di Zerba non si estende solamente in Val Boreca, ma ha una propaggine anche nell’Alta Val Staffora. Lasciata Varzi, all’inizio del Passo del Brallo si tende a destra, si passa da Casanova e si risale lo Staffora. Alla sinistra del fiume si arriva ai 1500 metri del Pian dell’Armà, sulla destra si arriva al passo del Giovà, dove appunto nasce il torrente. Quivi è situato il villaggio di Samboneto, ad una altitudine di 945 metri.
I legami amministrativi con Zerba risalgono probabilmente all’epoca delle spartizioni Malaspiniane, feudatarie della zona nel tardo Medioevo.
Samboneto, che in passato era denominato Sanguineto subì, in epoca incerta, ma probabilmente sul volgere del secolo XVIII una grande frana che travolse completamente il villaggio.
Ricostruito sulla medesima area conserva tutt’oggi le strutture delle tipiche case rustico – montanare, anche se un leggero soffio di miglioramento ha toccato questo piccolo centro portandovi un certo rinnovamento.
All’estremità del villaggio sorge un piccolo decoroso oratorio dedicato a S. Pietro Apostolo, di cui si celebra la Festa Patronale il 29 giugno.
Fino a non molti anni fa era collegato al capoluogo Zerba solamente tramite una antichissima mulattiera che valica il Monte Lesima ed ormai completamente fuori uso. Oggi la abbastanza recente strada provinciale asfaltata che passa dal passo Giovà, Pey, Vezimo.
Particolare, forse  unica nella zona,  caratteristica di questo villaggio è che in ogni casa, una delle pareti esterne presenta una piccola nicchia con una Immagine Sacra. Ciò è da attribuire ad ex voto fatti forse in occasione della suddetta calamità dagli scampati al pericolo.

( Fonte: http://digilander.libero.it/zerba36/samboneto.htm )

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