Castello di San Polo

Dove si trova

San Polo è un frazione del comune di Podenzano, dal quale dista circa 6,7 km..

IL castello

Il complesso ha pianta trapezoidale. Il corpo a sud risulta staccato generando discontinuità, colmata da due muri che collegano il corpo con il resto del fabbricato. Le tre torri sono distribuite in maniera irregolare. Quelle agli angoli nord-est e sud-est sono rotonde, la prima con merli originali murati e sovralzati e la seconda più bassa a colombaia; quella a nord-ovest è quadrata, probabilmente rimaneggiata nel corso del Cinquecento. Tra il Cinquecento e Seicento, la famiglia Ardizzoni-Calvi fece trasformare il corpo orientale per trasformare il fortilizio in palazzo residenziale. L’intervento interessò il cortile interno, dove sono il portico e la loggia superiore, entrambi a tre fornici arcuati che proseguono con altre due campate per l’intero corpo occidentale. L’impianto in pietra e mattoni, attualmente in pessimo stato conservativo, è molto simile a quello di altri castelli piacentini di pianura. In particolare nei lacerti originali esterni, si notano richiami stilistici uguali a quelli del castello di Podenzano.

Cenni storici

San Polo, località di fondazione romana venne assegnato nel IX secolo al Capitolo della Chiesa di Santa Giustina, Cattedrale di Piacenza.
Il castello, che sorge in zona pianeggiante ed é documentato nel 1385 come proprietà di Guglielmo Landi, ha origini trecentesche. Ai Landi rimase sino al secolo XV, poi andò a diverse casate, tra cui gli Anguissola . Dalla cronaca manoscritta del Colombo si apprende che ai primi di giugno del 1746 i soldati austriaci del generale Berenklau, dopo aver costretto alla resa gli spagnoli che difendevano la rocca di Rivalta, li fecero prigionieri conducendoli sotto scorta al castello di San Polo.

Informazioni turistiche

Il castello non e’ accessibile e presenta una struttura pericolante.

Fonti

www.emiliaromagna.beniculturali.itpcturismo.liberta.it
Foto di Monika Rossi – frank@piaiseinza.com (www.esplora.piaseinza.com) – www.emiliaromagna.beniculturali.it

Lascia un commento