Castello di San Giorgio Piacentino

Dove si trova

San Giorgio Piacentino dista 12 km da Piacenza.

Il castello

La fortezza, a pianta quadrata con un’unica torre, molto slanciata sul prospetto principale, presenta affinità con altri castelli, sia piacentini che emiliani. E’ particolare la collocazione dell’ingresso che funge da elemento separatore fra il corpo di fabbrica principale ed il mastio, analogo a quello del castello di Vigolzone. Le diverse fasi di costruzione e le trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, in particolare nel Settecento, hanno determinato zone ben riconoscibili. Il prospetto meridionale, quello orientale e parte di quello settentrionale, dove si colloca l’ingresso, sono alti due piani fuori terra; mentre l’altra parte del fronte settentrionale e quello occidentale si sviluppano su tre piani. La struttura muraria è completamente in pietra e in mattoni, utilizzati per delimitare le aperture di porte e finestre.

Cenni storici

A San Giorgio Piacentino i romani, costruirono un ponte sul torrente Nure, passaggio obbligato su un’importante via di transito che collegava Piacenza con Velleia ed altri centri lungo la via Emilia. In un documento del 948, l’imperatore Lotario concede ai canonici del Duomo di Piacenza, minacciati dalle scorrerie ungare, l’autorizzazione a fortificare la pieve di San Giorgio di Valnure. Il castello, sullo sfondo destro del Nure fu distrutto e bruciato una prima volta nel 1090 dai popolari come atto di protesta contro i nobili fuggiti dalla città che vi si erano rifugiati e ancora, nel marzo del 1242, ad opera delle milizie cremonesi e bergamasche guidate dal marchese Lancia, partigiano di Federico II di Svevia. Di proprietà del Capitolo del Duomo, passò al Monastero di San Savino, poi agli Anguissola, che ne rimasero in possesso fino al Seicento. Intrepido soldato e poeta della nobile famiglia fu Lancillotto, noto per aver contribuito alla vittoria del 1339 a Parabiago, insieme alle milizie di Azzo Visconti, contro le schiere di soldati che minacciavano il ducato milanese. Il maniero passerà agli Scotti all’inizio del 1600. Nel XVIII secolo il castello venne diviso: una parte venne venduta alla famiglia Porcelli, mentre gli Scotti restarono in possesso del lato ovest, trasformato in abitazione con giardino. Il castello di San Giorgio fu teatro di una sanguinosa battaglia nel 1799, quando le truppe francesi che combatterono contro le armate austro-russe vi si asserragliarono per difendersi.

Informazioni turistiche

Attualmente il castello è sede di uffici comunali, della biblioteca e salone per conferenze. Chiuso al pubblico.

Fonti

www.emiliaromagna.beniculturali.itturismo.provincia.piacenza.it
Foto di Monika Rossi – www.emiliaromagna.beniculturali.itwww.mondimedievali.netwunnish.altervista.org

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