L’acqua è sempre stata una ricchezza nel territorio delle Quattro Province, numerosi sono i rii, torrenti e fiumi che, da più e diverse parti portano l’acqua al Po e al Mare ligure. Praticamente ogni villaggio, paese o città possedeva un mulino, e si possono contare praticamente con gli altrettanti corsi d’acqua che attraversano valli e vallette delle Quattro Province. In molti paesini i mulini potevano essere più di uno ed allora si arricchiva la specializzazione che portare a produrre farine, castagne, e cereali in genere e a produrre energia elettrica o ad alimentare le esigenze artigianali ed industriali dell’epoca. In alcuni paesini sperduti, ma no solo, il mulino alimentava una centralina che permetteva di produrre energia idroelettrica per la modesta illuminazione del paese e delle abitazioni, creando un significativo benessere, esempio è il mulino nel torrente Boreca, sul sentiero che unisce Bogli a Suzzi, mulino del tipo “Pelton”. Nelle valli che alimentano lo Staffora ed il Curone, possiamo trovare ancora in buono stato di conservazione, molti mulini, altri, ma molto pochi, addirittura perfettamente funzionanti, un esempio su tutti i Mulino Pellegro a Casanova Staffora. I mulini della Val Curone e della Val Grue sono stupendamente descritti, arricchititi di fotografie, di storia e di meravigliose curiosità legate alle vicende storiche dei mulini, dal libro di Italo Cammarata “La Valle dei Mulini”. Molti mulini sono in brutale decadenza e sfascio, testimoniata dalle mie escursioni in mountain bike, citandone uno su tutti, il Mulino Prenzone a Colleri, con una immensa ruota e i macchinari che si stanno sfasciando coperti dalle macerie del tetto caduto, macchinari che potrebbero ancora essere salvati. Molti altri mulini rimangono nella memoria dei luoghi che ormai si sono trasformati in abitazioni private, perdendo tutto ciò che rappresentava le fattezze del mulino, ne rimangono solo i tanti nomi di piccoli paesini che hanno ancora come suffisso “Molino”. Nelle Valli Trebbia e Aveto, così come in tante valli delle Quattro Province, possiamo trovare molti mulini più o meno in buono stato, che a poco a poco stanno per essere rivalorizzati e, a fatica, riportati alla luce.