
L’evento della transumanza in Val d’Aveto è un rito ancestrale ricco di storia, tradizioni e significati culturali che ogni anno richiama un gran numero di visitatori. Questa pratica consiste nel trasferimento stagionale delle mandrie di bovini che, dall’alpeggio estivo situato in quota (alle pendici del Monte Crociglia, attorno ai 1400-1500 metri slm), scendono verso i ricoveri invernali nel paese di Santo Stefano d’Aveto, a circa 1000 metri di altitudine. Il rito, che si svolge tradizionalmente in autunno, simboleggia il passaggio tra le stagioni e il legame profondo tra uomo, natura e territorio, ed è accompagnato da momenti di festa, musica, esibizioni e mercatini di prodotti locali. Importante è anche la funzione ambientale che questo spostamento dei bovini rappresenta, in quanto praticato fin dalla preistoria per garantire un uso sostenibile delle risorse naturali e mantenere l’equilibrio ecologico nella zona.
Durante il percorso, che inizia all’alba, le mandrie sono accompagnate dal suono delle campane al collo degli animali, e la discesa è un vero e proprio spettacolo di partecipazione, con la presenza di numerosi spettatori, gruppi folkloristici in abiti tradizionali, cavalieri e amazzoni.
Nel 2019, l’UNESCO ha iscritto la transumanza nella sua lista come patrimonio culturale immateriale da tutelare, riconoscendo la pratica ancestrale della migrazione stagionale del bestiame.

Per quanto riguarda l’edizione 2025, la transumanza si terrà domenica 26 ottobre, confermandosi uno degli eventi più attesi dell’autunno in valle. La giornata sarà scandita da un ricco programma con partenza delle mucche alle 7:30 dal Monte Crociglia, seguita da una tappa a Torrio con colazione a chilometro zero a base di latte, formaggi, salumi e vino locali. A Santo Stefano d’Aveto, durante l’arrivo delle mandrie, la festa proseguirà con mercatini di prodotti agricoli, sfilate musicali, spettacoli per grandi e bambini e un pranzo contadino tipico nel Pala Arvigo. L’intera manifestazione coinvolgerà appassionati di natura, famiglie e camminatori, che potranno vivere un’esperienza immersiva nella cultura rurale e nel paesaggio naturale del Parco dell’Aveto.
Curiosità legate alla transumanza includono la forte continuità con antichi sistemi di allevamento, che si rifanno a pratiche di monticazione (transumanza breve) tipiche di molte aree montuose mediterranee, e il suo legame con le numerose comunità di emigranti liguri e valdavetesi che hanno portato tali tradizioni anche in luoghi lontani come le pampas argentine. Inoltre, la manifestazione della transumanza è spesso accompagnata da giochi tradizionali, come la gara di rotolamento di balloni di fieno, e momenti di musica e canti corali che animano l’atmosfera, conferendo all’evento un valore sociale ancor prima che culturale.
In sintesi, la transumanza in Val d’Aveto rappresenta un evento che fonde storia, ambiente, cultura e comunità, mantenendo viva una tradizione antichissima che racconta il legame indissolubile tra l’uomo e la natura montana dell’Appennino ligure.
(Fotografie di Giacomo Turco)
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