Da Cigognola al mar Ligure Il progetto (realizzabile) del Cammino dell’Oltrepo

Un percorso che attraversi tutto l’Oltrepo Pavese da nord a sud, mostrandone la varietà del paesaggio e la sua bellezza naturalistica. Un sentiero che si inoltri nelle vallate più caratteristiche e che risalga le cime più alte, collegando le vie già esistenti in un tracciato inedito. Lo hanno chiamato “Il cammino dell’Oltrepo”, e verrà presentato ufficialmente il prossimo 29 maggio da coloro che lo hanno ideato, gli istruttori di nordic walking Nicoletta Aldecca e Fausto Abbà, fondatori dell’associazione di promozione sociale sportiva dilettantistica “Walking in Oltrepo”.

Una lacuna da colmare

«Osservando le cartine dei tanti cammini esistenti intorno a noi – hanno spiegato – ci siamo resi conto che la maggior parte lambisce le nostre terre senza inoltrarcisi. Ci è sembrato un peccato non avere un cammino che potesse offrire dall’alto una visione panoramica del nostro splendido angolo di Lombardia, ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di mettere a punto un cammino nuovo, che partisse da uno dei primi Borghi dell’Oltrepo Centro Orientale (con le sue colline tappezzate di viti) e raggiungesse il punto più a sud della Provincia di Pavia (cioè i Piani del Monte Lesima) per poi innestarsi sulla classica “Via del Sale” nei pressi del Monte Chiappo. Il tutto attraversando le quattro valli dell’Oltrepo: Versa, Scuropasso, e Coppa e e Staffora».

Impegnativo sia per numero di chilometri (in totale sono 68,4) sia per i dislivelli affrontati (in salita sono 2.770 metri, in discesa 1700), prevede circa 21 ore di cammino, ma non presenta particolari difficoltà tecniche: «Il tragitto – dicono gli istruttori – è progettato per essere un percorso alla portata di tutti i camminatori con un minimo di allenamento sulle medie distanze. Soprattutto può essere spezzato come meglio si crede: si può scegliere di percorrere le tre tappe una di seguito all’altra o di farne solo una per volta, a seconda delle proprie capacità e del tempo a disposizione. L’importante non è stabilire qualche record ma godersi l’esperienza, consci dell’importanza che l’attività motoria in natura ha per il nostro fisico e per la nostra mente».

Promuovere il turismo

Il Cammino dell’Oltrepo non è solo un percorso paesaggistico, ma soprattutto un’iniziativa che vuole promuovere il turismo (e il cammino in tecnica nordic walking) lento, aiutando chi intraprende il percorso a guardare intorno e dentro di sé, ma anche ad avvicinarsi agli altri in maniera sana e salutare: «Noi lo chiamiamo walking inside- concludono Aldecca e Abbà – ed è un obiettivo che si persegue attuando i principi di solidarietà, condivisione, fraternità, amicizia, fede nella promozione dello sport e dell’attività ludico-motoria in tutti i suoi aspetti». — serena simula

Prima tappa

Il Cammino dell’Oltrepo parte dalla piazza di Cigognola e si snoda inizialmente tra i bei vigneti del sentiero del pozzo della Talanca, verso il Borgo di Pietra De’ Giorgi.
Da qui prosegue verso la Madonna del Vento di Montalto Pavese per poi continuare verso Vallorsa sino ad arrivare a Cà del Matto, nel comune di Colli Verdi. Attraversato il Passo del Carmine si scende verso Lagagnolo, passando una dopo l’altra le frazioni di Cascine di Sopra, Cascine di Sotto e Moline, da cui si imbocca il vecchio sentiero romano denominato “La Ciapulaga” che conduce al centro di Zavattarello, dove si conclude la prima tappa.

Seconda tappa

La seconda comincia dal sentiero che si interseca con la “Via di San Colombano” posto nei pressi della Chiesa di San Paolo Apostolo. Da qui si continua in leggera salita per circa 2 chilometri sino ad incontrare sulla sinistra una sterrata che conduce sul Monte Fernisio (710 mslm). Successivamente si seguono sulla destra le indicazioni per il Monte Calenzone (1100 mslm) e per la riserva naturale del Monte Alpe (1250 mslm). Da qui si decide se scendere sul Passo delle Tre Strade verso Casa Matti (dove c’è l’Hotel Penice) per poi risalire altri 7 chilometri sulla “Circonpenicina”, oppure, appena scesi dal Monte Alpe evitando la sosta all’Hotel Penice, se attraversare il Passo delle Tre Strade e risalire per raggiungere il Santuario di Santa Maria in Penice (1460mslm) prima di scendere sul sentiero della Scaparina per fermarsi all’agriturismo “La Pernice Rossa” a Roncassi di Menconico.

Terza tappa

In uno dei due punti si conclude la seconda tappa e comincia quella successiva, che procede lungo il crinale che divide la Lombardia dall’Emilia Romagna. A questo punto ci si addentra sul Sentiero Cai 101, posto in una leggera salita a sinistra del bosco. Da qui, prima del Passo Vallette di Ceci, superando la strada che taglia la macchia verde, si prosegue il sentiero fino al bivacco “La Faggeta” e poi giù verso Brallo di Pregola.

Oltrepassata la rotonda del paese si sale verso Corbesassi e da qui verso i Piani del Lesima (1250 mslm). Una volta giunti all’ “Hotel Prodongo”, è possibile decidere di terminare la terza tappa e proseguire all’indomani verso la cima boschiva e il Monte Lesima (1724 mslm).

Altre opzioni

Chi decide di non soggiornare ai Piani del Lesima e opta per fare tutta la tratta intraprende il sentiero sulla destra che conduce il camminatore verso il Passo del Condottiero e da lì, svoltando a sinistra, prosegue sulla strada asfaltata sino a Capanne di Cosola, nel comune di Cabella Ligure (1500 mslm), punto da cui ci si può immettere sulla Via del Sale. Se si decide di arrivare al mare sono altri tre giorni di cammino con tappe a Torriglia, Uscio e una a scelta tra Recco, Portofino, Santa Margherita Ligure e Rapallo. —

Serena Simula

https://laprovinciapavese.gelocal.it/ (17/04/2022)

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