Pensieri sullo sviluppo della Montagna

L’Alta Val Trebbia Ligure – Piacentina, compreso nel cosiddetto “territorio delle 4 province” trova sulla vetta del monte Alleo o nelle sue vicinanze, punto d’incontro e relazione tra Piacenza, Pavia, Alessandria e Genova. Un singolare “Quadrilatero” tra monti selvaggi di rara bellezza e suggestione: verde incontaminato di boschi, pascoli o limpidi torrenti.
Gli antichi Liguri e Celti, nostri antenati, ebbero sulle cime più elevate in altitudine e incanto. Santuari molto frequentati ed ameni: Alfeo, Lesima, Dego, Penice, Penna…  S’innalzano i nostri monti a dominio del mar Llgure a sud, con vista su Corsica, Elba, Gorgona, Capraia, e l’arco innevato delle Alpi con Cervino, Rosa, Gran Paradiso, sullo sfondo.
Emozioni impagabili, assolute panacee di vita; prospettive d’umanità e cultura, nuova, profonda. varia. Il territorio ha rappresentato facilità di transito per gli antichi, tra Pianura Padana e Liguria. Crocevia di popoli, dunque, religiosità, incontri o scambi. Roma e il Medioevo. l’Età moderna e Napoleone. Feudi, Monasteri, Vescovati.  Traffici e Commerci hanno scritto indelebili pagine di arte, storia, poesia nel gran libro del territorio. Libro che si sfogila ad ogni passo: ogni passo diventa suggestione! Paesini tra verde e azzurro, incantano mentre sporgono, timidi e audaci, tetti e campanili tra boschi e selve esuberanti, quasi opprimenti…
Sogno continuativo ad occhi aperti.
Al di là di questa visione reale ma ai più sconosciuta, per uno sviluppo concreto della montagna sono necessarie strategie di gestione del territorio capaci di conciliare i nostri valori culturali, ecologici ed economici, sulla base di modelli di sviluppo ambientali sostenibili.
Il paesaggio è iI primo elemento sul quale si poggia la nostra identità e iI nostro senso di appartenenza ai luoghi e alle comunità, è uno strumento fondamentale di coesione sociale e territoriale e determina la qualità della vita dei cittadini della nostra provincia.
In una prospettiva di sviluppo sostenibile, la gestione della montagna e delle aree rurali deve essere strettamente Integrata a quella delle aree urbane, nel contesto di strategie di area vasta in grado di governare in modo interconnesso, armonico e coordinato le diverse aree. La sfida per i nostri territori di montagna è quella di riuscire a coniugare efficienza, dinamismo economico e sostenibilità, ponendo attenzione alla loro fragilità e bellezza e ai loro valori culturali e naturalistici.
Proprio perchè la nostra montagna presenta dei paesaggi che sono elementi di forte attrattiva possono rappresentare una grande risorsa, se adeguatamente valorizzati mediante l’Integrazione tra attività turistiche e produzioni alimentari di qualità,
Occorre massima attenzione a| turismo implementando nuove strategie e nuovi modelli di sviluppo di settore, puntando sulla qualità dell’ospitalità e dei servizi. In altri termini le attività economiche nel nostro territorio, soprattutto in montagna, vanno sempre più orientate verso obiettivi qualitativi, piuttosto che quantità.
E’ inoltre assolutamente necessario far conoscere i caratteri storici, naturalistici, antropologici del nostro territorio e sostenere l’attrattività delia montagna con azioni rivolte non solo ai turisti ma anche ai residenti. E’ noto l’orgoglio di chi vive la montagna e pertanto è utile avere la consapevolezza del ruolo sociale di chi vi abita, riconoscendo e premiando le iniziative più efficaci, innovative e coraggiose.
Pertanto sono da premiare le iniziative orientate all’attivazione di progetti per valorizzare alberghi, b&b, agriturismo, e a ripristinare la sentieristica, tanto cara e necessaria per chi ama camminare.
Per ultimo è importante che, per la creazione di marchi per i prodotti alimentari e per le azioni di marketing territoriale per promuovere i territori sul mercato turistico, ci sia una fattiva sburocratizzazione e una riqualifìcazione della viabilità di accesso alle valli.

Lucia Girometta (Vice Sindaco di Ottone PC)
(La fotografia di Cerignale è di Fabio Rotondale)

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