Dalla val Borbera un nuovo “assistente ai lupi” per le Aree Protette dell’Appennino Piemontese

Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese hanno un nuovo “assistente ai lupi”. Nell’ambito del progetto Life Wolf Alps EU l’ente di Bosio cerca allevatori disponibili, a titolo gratuito, al monitoraggio della presenza del lupo sul territorio e a organizzare incontri tecnici di scambio di esperienze tra allevatori per la promozione della possibile coesistenza tra le attività zootecniche e il lupo, sull’uso delle reti elettrificate e l’utilizzo dei cani da guardiania e quelli da conduzione. Il nuovo steward si chiama Matteo Becutti ed è il titolare dell’azienda agricola “La Stalla dei Ciuchi” di Cantalupo Ligure, in Val Borbera. Alleva circa 300 pecore da latte che utilizza per la produzione di formaggi e yogurt nel caseificio aziendale; una parte della produzione viene inoltre conferita al Consorzio del Montebore per la produzione del rinomato formaggio tipico locale.
“La sua azienda – spiegano da Bosio – è anche una fattoria didattica e sociale e insieme alla compagna Erica, propone attività e laboratori per le scuole e singoli visitatori con progetti dedicati all’agricoltura di montagna e in particolare alla produzione del formaggio; al cibo, alla stagionalità degli alimenti e al consumo consapevole; alla lana, dalla tosatura alla realizzazione di manufatti in feltro; infine propone attività con l’utilizzo di asini: ono-terapia, trekking someggiati e agricoltura a trazione animale. Matteo e Erica da circa quindici anni si dedicano all’“agricoltura multifunzionale” con principi di sostenibilità per il rispetto dell’ambiente”. La protezione del gregge avviene grazie all’utilizzo attento delle reti elettrificate e ai cani da guardiania pastori abruzzesi. “Spesso il lupo – proseguono dalle Aree protette – è visto solo come un danno economico alla zootecnia ed è percepito come una potenziale minaccia per il turismo montano.
Con questa azione miriamo a trasformare il lupo in un fattore di sviluppo economico attraverso proposte e prodotti ecoturistici che tutelino l’ambiente e migliorino la convivenza con i grandi carnivori. Un ecoturismo fatto bene sostiene l’economia locale e il lavoro degli allevatori di montagna, migliora la conoscenza del lupo, aumenta la consapevolezza dei turisti sull’impatto dell’escursionismo e sui comportamenti da tenere durante le escursioni in zone dove gli alpeggi sono difesi dai predatori”.  Matteo Becutti organizzerà inoltre eventi di ecoturismo per la promozione dell’Appennino Piemontese e dei prodotti wolf-friendly del territorio.

https://www.giornale7.it/ (04/04/2022)

1 commento finora

Giuseppe Rocca Pubblicato il19:50 - Aprile 7, 2022

I veri “assistenti ai lupi”sono: pecore, cinghiali, daini, caprioli, puledri ecc.

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