Macerato (Coli)

Foto da Il Notiziario Bobbiese

A Macerato (553 mt.), dirimpetto al monte Armelio (903 mt.), si trova la chiesa di S. Bartolomeo in pietra a vista, costruita tra il XIII e il XIV secolo su un preesistente oratorio del castello, in seguito rimaneggiata. Dal 1026 il castello fu proprietà del monastero di S. Paolo di Mezzano fino al XIII secolo, quando passò agli Anguissola e poi ai Caracciolo, di proprietà privata.

(Fonte: Guida turistica “Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini)

Gli appunti di toponomastica del Notiziario bobbiese

Dialetto: Mazrà – razione del Comune di Coli. Dal dialetto “mazérà” = muro, muriccia di sassi disposti l’uno sull’altro senza calce, muro a secco. Dal latino “maceria”. Macerata è forse uguale a “terreno trattenuto da muriccioli a secco” , Sarebbe cioè un participio sostantivato da * maceriare = costruir macerie. Sul Dizionario Totius latinitatis del Forcellini alla voce “Maceratus” segue il significato di “Intriso”. Nel dialetto Bobbiese “mazarè” ha pure un tale significato. Data la natura dei luoghi ci pare più probabile il primo che il secondo etimo. Vedi anche P.S. Pasquali, Nomi di luogo del Comune di Filattiera. Vita e pensiero. Ed. Milano 1938 sotto voce “macerata” a pag. 338. (Dagli appunti del prof E Mandelli)

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