Val Trebbia, meta top in Europa per The Guardian

Valtrebbia, Italy. E’ il primo dei “winning tip” (consiglio vincente) dei lettori del quotidiano britannico The Guardian Travel per esplorare dieci rotte fuori dai sentieri battuti del turismo internazionale. Un invito a mettersi in viaggio rivolto ai sudditi di Sua Maestà e un successo non da poco per la vallata piacentina che sta a pari merito con l’unica altra meta italiana, la laziale Sperlonga. E poi si spazia da Berat (Albania) all’Arcadia (Grecia), alle Ardenne (Belgio). La Valtrebbia viene descritta come il tranquillo angolo d’Italia che Ernest Hemingway definì “la più bella valle del mondo”, attraversata dalle sbalorditive acque verdi del fiume Trebbia, fra castelli e rovine romane, ricordando che Annibale affrontò proprio qui i romani con i suoi elefanti. E poi si cita Bobbio, fondata da San Colombano, il punto di accesso, il gioiello. E per chi vuole fare esperienza sportiva, ecco – prosegue la “cartolina” britannica – il nuoto, il kayak, le escursioni e la bicicletta, e tra una pausa e l’altra lo “stop for lovely Gutturnio wine” e i funghi porcini, la focaccia già ligure e il culatello (come il prosciutto ma “better”, meglio). Il Trebbia, conclude l’entusiastico consiglio di viaggio, incontra il Po a Piacenza, ottima base per esplorare la regione. Meglio di così. «Grande soddisfazione – commenta la sindaca Patrizia Barbieri – E’ la dimostrazione che la totale sinergia dei tre territori non toglie nulla a nessuno, ma anzi crea occasioni di crescita diversamente non facili da raggiungere». E il promo britannico cade come il cacio sui maccheroni, l’indomani del report di Destinazione Turistica Emilia Il turista si trasforma. La prevalenza di single, sintomo di un flusso business, va calando a vantaggio delle famiglie. E il turismo estero gonfia i polmoni. Nel report 2018 presentato a Reggio Emilia sui numeri della Destinazione Turistica Emilia, Piacenza mette a segno la performance migliore rispetto alle sorelle Parma e Reggio Emilia. La nostra provincia ha accolto lo scorso anno 269 mila turisti (+8 per cento rispetto all’anno precedente, contro il 7,9 di Parma e l’4,2 per cento di Reggio Emilia). Certo i nostri numeri sono più contenuti (732 mila turisti a Parma, 387mila a Reggio Emilia), ma il trend è il più vivace, anche sui pernottamenti dove Piacenza archivia 538 mila permanenze (+10,9 per cento). I numeri totali dell’area vasta segnano un + 6,8 di arrivi e un 4,2 di presenze, il turismo di stranieri è un mercato che rappresenta il 32 per cento di arrivi. E il successo delle singole città è il successo di tutte. Il dossier è corposo, i dati sono quelli dell’Ufficio Statistica dell’Emilia Romagna, il territorio si rivela sempre più attrattivo nei confronti di una platea vasta ed eterogenea. Siamo una «regione gentile» è stato detto in sede di presentazione, adatta ad un turismo per tutti con servizi per bambini, anziani e fragilità sociale, al di là di eccellente cultura ed enogastronomia tra le più ghiotte.

Patrizia Soffientini

(Articolo tratto dal n° 29 del 8/08/2019 del settimanale “La Trebbia”)

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