Castelli e gli altri amministratori da un anno senza processo

Un anno fa l’inchiesta sui comuni e gli amministratori della Valtrebbia (che ha coinvolto anche Piacenza e Ferriere). Michele Serra, con un articolo che occupa una pagina intera sul quotidiano nazionale “Repubblica”, si chiede se quanto successo – in particolare l’arresto dei sindaci con un blitz e l’impiego dell’elicottero – non sia stato un po’ forzato. Serra non nasconde di conoscere l’ex sindaco di Cerignale Massimo Castelli (che spesso era ospite nel capoluogo dell’Alta Valtrebbia). Ne esce un approfondimento dal titolo: “La grande retata dei sindaci di paese trattati da criminali ma senza processo”.

«La vicenda ha un certo clamore mediatico – scrive Serra su “Repubblica” di oggi – proporzionato alla portata dell’operazione di polizia. Forse meno proporzionato alla portata degli appalti sotto inchiesta: staccionate, ciottolati, risanamento di una palestra, spostamento di una pompa di benzina, illuminazione di vicoli “adiacenti la casa del sindaco”. L’appalto più grosso è di trecentomila euro, costruzione della nuova centralina elettrica di Cerignale. Nessuno degli amministratori imputati è accusato di avere intascato denaro. Ovvio che gli inquirenti, la cui fonte è una lunga serie di intercettazioni telefoniche, abbiano proceduto nella convinzione che siano stati commessi dei reati (concussione, corruzione, associazione per delinquere, abuso di atti d’ufficio: reati gravi contro l’erario pubblico)». Il tempo passa e non ci sono ancora particolari novità sull’inchiesta, perciò Serra parla di «impotenza e attesa» dei protagonisti di questa vicenda. Il noto giornalista e opinionista di Repubblica evidenzia due questioni: il fatto che «possa esserci stata sproporzione tra i fatti contestati, le misure cautelari, lo spiegamento di forze di quel 10 febbraio»; poi sottolinea che anche i comuni più piccoli d’Italia devono sottostare alle regole e pratiche burocratiche di quelli più grandi.

Anche Marco Bussone, presidente nazionale Uncem (la realtà che rappresenta i comuni di montagna), ad un anno dall’inchiesta, prende posizione. «Nessuno può contestare, giudicare, criticare le scelte di magistrati e poi dei giudici, ci mancherebbe. La magistratura si rispetta, i poteri dello Stato sono tutti importanti, distinti, rispettati e onorati. Non la contesta, la magistratura, Michele Serra oggi su Repubblica, e non lo facciamo certo noi come Uncem. Ma Serra centra il punto, un problema che in centinaia di occasioni negli ultimi cinque anni abbiamo segnalato alla politica, alle istituzioni. I sindaci coinvolti in situazioni delicate e complesse, che per un errore vengono messi in crisi e addirittura arrestati, processati. È successo in decine di occasioni, è successo con Massimo Castelli, a Cerignale, e Serra lo scrive con chiarezza. Arrestato e da oltre un anno senza processo. Sono stato da Massimo la scorsa estate, siamo stati un po’ insieme e ci siamo raccontati le ultime dei piccoli comuni e dei territori. I sindaci lavorano per i territori, Serra lo scrive e lo ringrazio, senza Segretari, senza costose consulenze che l’ente non può permettersi, risolvendo problemi e dando risposte ai cittadini. Lo fanno con buona fede, con impegno, determinazione, voglia di dare risposte, di pensare e di fare. I sindaci sono al centro di mille responsabilità e lo sappiamo, e aspettano che almeno sull’abuso di ufficio, il Parlamento faccia qualcosa, senza aspettare troppo».

https://www.ilpiacenza.it/ (10/02/2023)

1 commento finora

giuseppe Pubblicato il11:56 - Febbraio 17, 2023

Serra, Serra, abbi pazienza.

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