1903-2023 La Trebbia compie 120 anni

Con la benedizione e l’incoraggiamento di due Papi, Leone XIII e Pio X, come qui riportato, il 9 luglio 1903 vedeva la luce il nostro piccolo-grande settimanale cattolico che ha accompagnato per tanto tempo la vita della nostra diocesi.
Piccolo periodico, perché espressione di una piccola diocesi, così estesa geograficamente da comprendere quattro province, ma piuttosto modesta anche in passato per numero di abitanti; grande settimanale perché ha raggiunto anche le più sperdute frazioni della nostra realtà di montagna per portare quelle notizie, della chiesa e del mondo che mai, a quei tempi, avrebbero raggiunto i nostri paesi abbarbicati sul nostro appennino.
Il giornale, espressione della chiesa Bobbiese, anzitutto voleva arrivare alle parrocchie e alle famiglie per sostenere la vita di fede delle comunità assolutamente mancanti di possibilità di formazione cristiana, oltre che culturale. Anche la vita dell’Italia e del mondo, come già attesta il primo numero, stava a cuore nei suoi aspetti fondamentali alla chiesa per offrire non solo le notizie di ciò che accadeva nel mondo, ma anche la possibilità di dare degli avvenimenti una lettura dal punto di vista dalla fede.
Il 9 luglio di quel 1903 in un piccolo formato, entrava nelle famiglie delle comunità parrocchiali della diocesi qualcosa di importante, di fondamentale, unica possibilità di informazione e di formazione.
Ogni giorno nel nostro tempo possiamo avere il “mondo in casa” non solo con i tradizionali strumenti di comunicazione, ma attraverso i social che ci informano in tempo reale di ciò che avviene.
Mentre ripensiamo a questo lungo tratto di storia ricco di trasformazioni e cambiamenti sia ecclesiali che nella realtà sociale, scorrono davanti ai nostri occhi anche i tanti sacerdoti, che alcuni hanno conosciuto, fra i direttori del giornale: da don Stefano Rebolini a don Santino Poggi, da don Aldo Mozzi a don Piero Coletto e don Guido Migliavacca che fino al 2014 con diligenza e competenza hanno permesso di far giungere a tanti la buona notizia del Vangelo.
Vorremmo sperare, anche se i tempi sono difficili, di poter ancora per qualche tempo offrire questo piccolo strumento che vuole contribuire a mantenere collegamenti vivi nel nostro vicariato di Bobbio, ma anche far sentire a coloro che per motivi di lavoro nel tempo di sono trasferiti, l’eco delle nostre valli e il calore di una vicinanza che non vuole spegnersi.

Aldo Maggi

(Articolo tratto dal N° 5 del 09/02/2023 del settimanale “La Trebbia”)

 

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