Aquila Nera ha gli occhi a mandorla

A cura di  Alberto Gorra e dei ragazzi della scuola media “Anna Frank” di Piacenza

Aquila Nera ha gli occhi a mandorla

Una piccola guida topografica alle vie dedicate alla Resistenza a Piacenza, ma anche una raccolta di biografie in pillole dei partigiani piacentini e dei principali luoghi di battaglia. E pure una galleria di ritratti dei nostri combattenti, disegnati dai ragazzi di due classi terze della scuola media “Anna Frank”.
E’ un po’ tutto questo la “Graffetta” dedicata al 70esimo anniversario della Liberazione, curata da Alberto Gorra e realizzata in collaborazione con l’Anpi di Piacenza (associazione nazionale partigiani d’Italia), che porta il particolare titolo: “Aquila Nera ha gli occhi a mandorla”.
Aquila Nera è il nome di battaglia di un partigiano piacentino, Pietro Inzani, il cui volto è stato disegnato da uno studente di origine cinese e ha assunto una fisionomia inevitabilmente asiatica (in copertina). E’ una bella metafora che spiega lo spirito del libretto edito da Officine Gutenberg: la storia rivive se gli occhi di chi la guarda e la rilegge le danno nuova energia. Così è per la Resistenza e per i suoi valori. Provate a leggere la nuova “Graffetta” e comprenderete perchè Aquila Nera si è ritrovato con “gli occhi a mandorla…”.

“Aquila Nera ha gli occhi a mandorla” – Dalla prefazione di Alberto Gorra

Trasmettere la memoria non significa soltanto promuovere la conoscenza della storia (anche se ne è la premessa fondamentale), ma farne memoria personale attraverso l’esperienza, la partecipazione. Quando ciò avviene, come nel caso degli alunni delle classi III H e III N della scuola Anna Frank, il risultato può meravigliare: il ritratto di un celebrato comandante partigiano come Pietro Inzani, nome di battaglia ”Aquila Nera”, assume fattezze asiatiche e, appunto, gli occhi a mandorla. Quelli dell’autore del disegno, Sun Gulong, che ha 15 anni e le cui origini sono cinesi.

Insieme agli alunni è nata la ricerca sulle intitolazioni delle strade del quartiere Farnesiana di Piacenza a fatti e personaggi della resistenza piacentina e soprattutto la realizzazione di lavori grafici attraverso i quali esprimere e raccontare ad altri la memoria. Nel 2015, in occasione del 70mo anniversario della Liberazione, i ragazzi sono stati invitati ad allargare il loro punto di vista a tutta la città e, sotto la guida dell’insegnante di educazione artistica Silvia Sgorbani, hanno tratto dalle biografie e da fotografie d’epoca ispirazione per una serie di disegni che insieme a brevi note biografiche raccogliamo in questa Graffetta.

I ragazzi e le ragazze hanno incontrato il partigiano Angelo Scacchi, hanno ascoltato i racconti e fatto domande immergendosi nell’esperienza, nell’avventura di un ragazzo che settant’anni fa era poco più grande di loro. Piacenza, medaglia d’oro al Valor Militare per il contributo alla resistenza partigiana, ha onorato molti partigiani caduti dedicando loro numerose vie e piazze cittadine, specchio degli oltre seimila partigiani combattenti e più di novecento caduti dei quali, da piacentini, dobbiamo andarne orgogliosi. Ai più, questi nomi che leggiamo rientrando a casa o passeggiando non dicono nulla, questo libretto speriamo aiuti ad averne buona memoria.

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