Zuppa di trippe

Era il piatto unico che si trovava e si serviva sempre nelle osterie di campagna. Era la minestra usuale dei carrettieri e dei mulattieri che entravano in osteria e si facevano versare una scodella dove nel brodo caldo sguazzava qualche listarella di trippa. Aggiungevano il pane secco che si portavano da casa e il problema del pane quotidiano era risolto.

Ingredienti per 4 persone:
mezzo chilo di trippe di manzo pulite e già bollite,
una cipolla,
una carota,
30 g. di lardo,
una costa di sedano,
un bicchiere abbondante di vino bianco,
formaggio grattugiato,
sale.

Preparazione:
Tagliare a listarelle le trippe e quindi preparare un battuto di lardo e verdure.
Metterlo a soffriggere in una casseruola alta, possibilmente di terracotta; appena la cipolla imbiondisce aggiungere le trippe e rosolare per un buon quarto d’ora versando il vino e facendolo evaporare, quindi aggiungere un litro e mezzo d’acqua, il sale, e fare cuocere a fuoco lento per un’ora.
Si aggiunge il formaggio grattugiato nella fondina al momento di consumare la zuppa che va integrata con crostini di pane.

(Tratto da “La cucina dell’Appennino fra Liguria, Lombardia ed Emilia” di Alfredo Morsetti
Dutch Communications & Editing)

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