Festività di Pentecoste a Ottone

La discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli

In preghiere assorti e miti,
son gli Apostoli riuniti,
nel Cenacolo, a Maria,
madre dolce, eterna, pia.

Da gran tuono son colpiti,
frastornati, intimiditi.
Rossa fiamma vien dal cielo
del soffitto sotto il velo,

si divide in particelle,
tremolanti, ardenti e snelle,
sulle teste dei presenti
che le accolgono silenti.

L’immagine: Formella del III mistero glorioso
Ottone, parrocchiale di San Marziano,
Scuola genovese del XVIII secolo.
Foto di Giulia Marena.

A Ottone la festa di Pentecoste veniva celebrata con riti solenni e generale partecipazione. Monsignori arcipreti, don Barbieri Stefano (1865/1955), e don Enrico Barattini (1903/81), riunivano i loro chierichetti, intrattenendoli su dottrina, liturgia e significato della festività. Allo stesso modo e con diverse, appropriate procedure, sensibilizzano le confraternite e i fedeli. Insegnavano che Pentecoste era tra le ricorrenze più importanti del cristianesimo, seconda, soltanto alla Pasqua. Cinquanta giorni dopo la Resurrezione di Gesù, lo Spirito Santo scendeva, infatti, dal Cielo recando a Maria e agli apostoli, riuniti nel cenacolo, doni meravigliosi. Sette doni per esaltare al massimo grado le potenzialità del fedele e renderlo esemplare in questa vita e nella prospettiva dell’altra. Scienza, Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Pietà, Timor di Dio: con tali formidabili “armi” i dodici apostoli si sarebbero dispersi ai quattro angoli del mondo ad annunciare la “Buona Novella”, ovvero il Vangelo. Quel giorno nacque la Chiesa istituzione. Duemila anni dopo sempre viva e forte; operosa e paziente.

A Ottone verso la fine del secolo scorso, i residenti erano ancora numerosi e il coro parrocchiale, esercitato nel canto gregoriano, scioglieva al Cielo uno degli inni più belli e profondi del Cristianesimo: Veni Creator Spiritus. Inno tipico dei grandi eventi, quali, appunto, la festività di Pentecoste. Durante l’anno quella meravigliosa preghiera era riservata alla somministrazione dei sacramenti della Prima Comunione e della Cresima; l’Ordinazione Sacerdotale… L’autore è stato Rabano Mauro, un dotto maestro attivo presso la Scuola di Aquisgrana, voluta da Carlo Magno, agli inizi del secolo IX.

Attilio Carboni

 

Lascia un commento