Fabio Vergagni, il panettiere del Brallo che percorre 150 km al giorno

Tutte le mattine si alza alle 5.30. Beve un caffè carica il pane sul furgoncino, saluta i genitori e percorre 150 chilometri su strade impervie di montagna per consegnare il pane in tante locai ita che si trovano tra le province di Pavia e Piacenza. Destinatari tanti anziani di frazione isolate che, di quella spesa, hanno proprio bisogno. Questo è l’incredibile ma vero diario di viaggio Fabio Vergagni, 35 anni, titolare della panetteria del Brallo.
«Dal centro del Brallo, anche in inverno con la neve, salgo a Pregola per poi scendere su quella strada stretta e piena di tornanti che da Ceci porta al centro di Bobbio in provincia di Piacenza.
Racconta Fabio Vergagni – Da qui seguo un itinerario che mi porta a consegnare il pane anche alle rivendite di Travo, Rivergaro, Quarto e Gossolengo per poi ripercorrere la strada al contrario. Questo giro del pane permette a me e alla mia famiglia di evitare la chiusura dell’attività». Nel panificio, che si trova vicino alla farmacia del paese, lavorano oltre a Fabio, il padre Francesco Vergagni detto “Franco”, 60 anni e la mamma Silvana Buscaglia, 53 anni.
«Il panificio è stato rilevato da mio padre nel 1988. – continua a raccontarci Fabio mentre serve un cliente giunto dalla lontana frazione di Lama – Per diversi anni le cose sono andate bene, grazie alla presenza di tanti residenti e soprattutto dei turisti che soprattutto in estate affollavano le località montane.
Poi causa la chiusura delle discoteche, delle tante attività presenti e dello spopolamento abbiamo iniziato a soffrire. Mio padre si alza alle 2 per fare il pane e mia madre da una mano in negozio. E’ durissima ma cerchiamo di resistere allargando il giro del pane».
All’interno del panificio c’è anche un mini market con prodotti di prima necessità che servono a soddisfare il fabbisogno locale e soprattutto le esigenze delle tante persone anziane che abitano nei paesi e nelle frazioni di montagna. Fabio svolge così anche una funzione sociale.
«Il mio giro del pane continua anche all’interno del vasto territorio del Brallo che arriva a toccare Ponte Organasco sul fiume Trebbia – conclude Fabio – Soprattutto in inverno, quando c’è la neve mi sposto armato di pala, con il mio furgoncino per consegnare 50 grammi di pane, una bottiglia d’acqua ed un pezzo di formaggio a quegli anziani che non riescono a spostarsi. Il tutto per un incasso che si aggira attorno ai 150 euro».
Prossimamente Fabio Vergagni dovrà aggiungere al suo tour anche il casteggiano per portare micche e panini del forno di famiglia a altri piccoli esercizi commerciali collinari. Un tour di oltre 200 chilometri. Per un pezzo di pane.

Mattia Tanzi

(Articolo tratto dal N° 35 del 29/10/2015 del settimanale “La Trebbia”)

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