A piedi da Milano a Sestri Levante: cos’è il Sentiero dei Celti e dei Liguri, com’è nato e da dove passa

Il Sentiero dei Celti e dei Liguri, questo il suo nome completo: dei Celti perché sarebbero loro ad avere fondato l’insediamento da cui nascerà Milano; dei Liguri perché l’idea è nata in qualche modo sul mare. Anche se si è poi sviluppata in Emilia e ha ricevuto una grossa spinta dalla Lombardia.
Il Sentiero dei Celti e dei Liguri è un percorso di 222 chilometri che permette di andare a piedi da Milano a Sestri Levante. Proprio così: di camminare fra la Lombardia e la Liguria in 10 tappe. “In 10 tappe se si è ben allenati”, come ci ha spiegato Emanuele Mazzadi, che è il responsabile di questa cosa.
Mazzadi, che lavora come guida escursionistica da 11 anni, è l’esempio perfetto dell’interregionalità di questo progetto: è nato a Genova (“solo perché mamma aveva sentito parlare bene dell’ospedale Gaslini”) ma è di famiglia emiliana e attualmente vive dalle parti di Varese Ligure, ai margini orientali della Liguria. Allo stesso modo, il Sentiero dei Celti e dei Liguri parte dalla Lombardia, sconfina verso Piacenza e Parma e arriva in provincia di Genova.

Com’è nato il Sentiero dei Celti e dei Liguri

“L’idea mi è venuta nel 2017, ma già dal 2015 avevo ricevuto richieste, soprattutto dalla Lombardia, di persone che volevano provare un percorso che permettesse loro di andare a piedi dai monti al mare, un po’ come l’Alta Via delle Cinque Terre”, ci ha raccontato al telefono.
Ancora: “La prima, iniziale e più breve ipotesi di percorso prevedeva di partire dal monte Penna e arrivare sino a Portofino, ma per farlo si doveva scendere in val Fontanabuona e tornare sulle strade, passando da alcuni centri abitanti – ci ha detto Mazzadi – E quando lo fai, quando torni in contatto con la civiltà, perdi tutta la poesia di un viaggio del genere”. Invece, il percorso attuale permette di arrivare a Sestri Levante passando dal monte Capenardo: “Nemmeno vedi l’autostrada A12, nemmeno ti accorgi che c’è, l’itinerario resta selvaggio praticamente sino alla fine”.

È con questa destinazione finale che nel 2018 vengono fatti i primi test, le prime escursioni di 3 giorni, partendo appunto dal Penna. L’anno successivo, il team di Mazzadi (con lui ci sono anche Federica Lazzarini, Giacomo Agnetti e Davide Galli) si mette alla ricerca di un modo per rendere fattibile l’altra parte del viaggio, quella da Milano al Penna: “Ad agosto ho fatto un tentativo in solitaria partendo da piazza del Duomo, con bici e tenda, e ho visto che era praticabile”.
Nel 2020 arriva la pandemia, che rischia di bloccare tutto ma invece no: “Prima dei lockdown avevamo già aperto la pagina su Facebook (www.facebook.com/sentiero.celti.liguri) – ci ha spiegato Mazzadi – ed era pieno di persone che ci chiedevano di creare appuntamenti e itinerari, di organizzare gite anche se non se ne potevano fare, anche per sognare un po’ mentre si stava chiusi in casa”. C’era insomma una grande richiesta, cosa che ha spinto gli ideatori del Sentiero dei Celti e dei Liguri a non mollare: “Nel 2021 abbiamo fatto un test completo del percorso, da Milano a Sestri Levante, abbiamo individuato i punti di appoggio e capito che era una cosa che poteva essere resa accessibile a tutti. Nel 2022 abbiamo vinto un bando privato, ottenuto i finanziamenti necessari e ci siamo dati da fare, anche coinvolgendo le persone, per posizionare adesivi e cartelli segnaposto”.

Il percorso del Sentiero dei Celti e dei Liguri

Da dove si passa per andare da Milano a Sestri Levante

Prima dell’inaugurazione, che c’è stata lo scorso 21 maggio, gli organizzatori hanno posizionato 2mila adesivi, 1250 placchette, cartelli e anche raccolto le coordinate GPS delle varie tappe, così da metterle a disposizione delle persone.
Il sito (www.sentierodeicelti.it), che è oggettivamente davvero ben fatto, permette di approfondire ognuna delle 10 tappe, da Milano a Pavia, da qui alla val Tidone, alla val Trebbia, dalla val Nure alla val d’Aveto, dal Penna alla val Graveglia, giù sino alla zona delle Rocche di Sant’Anna, che domina Sestri Levante dall’alto e permette di ammirare la baia del Silenzio e la baia delle Favole, in uno spettacolo maestoso e spesso trascurato dagli stessi residenti. Senza nascondere la soddisfazione, Mazzadi ci ha spiegato che a oggi “si può andare dal Duomo sino a Sestri Levante anche senza una cartina, senza una mappa, solo seguendo le nostre indicazioni” e che appunto “l’idea era di creare un percorso che liberasse le persone dalle guide, che si possa fare da soli come la Via Francigena o il Cammino di Santiago”. Nonostante questo, e visto che Mazzadi e i suoi sono guide a tutti gli effetti, “faremo comunque escursioni organizzate, perché c’è molta richiesta”.
Il team ha realizzato una mappa interattiva (si vede qui sopra) dove sono segnate tutte le tappe e che si sovrappone a Google Maps, così da sapere che cosa si ha intorno, dove si trovano eventuali posti dove mangiare o dormire. Inoltre, sempre sul sito, ogni tappa presenta informazioni dettagliate su difficoltà, lunghezza, dislivello e anche strutture ricettive convenzionate, così da sapere quando e dove si ha la possibilità di fermarsi a riposare.

E l’accoglienza ligure?

Gli organizzatori ovviamente si prenderanno cura del percorso e hanno anche scelto quelle che sono state chiamate Sentinelle del Sentiero, residenti delle varie zone che si sono occupate e si occuperanno di decespugliare, fare manutenzione, segnare l’itinerario. O risegnarlo, dovesse essere il caso: “In certi passaggi, soprattutto in Liguria, ci hanno già cancellato i segni e rimosso i cartelli”, ci ha raccontato Mazzadi con un sorriso e una non troppo velata allusione alla proverbiale accoglienza ligure.
Che però non pare essere stata un ostacolo: “È vero che negli anni la maggior parte delle richieste per avere un percorso del genere sono arrivate dalla Lombardia, com’era logico che fosse – ci ha spiegato – Ma anche è vero che abbiamo notato un grande impegno da parte dei liguri per aiutarci a individuare il percorso giusto e dare una mano ovunque servisse”. Perché questo è un percorso che unisce davvero due regioni, al di là di battute, pregiudizi e leggende.

https://www.montagna.tv/(02/06/2023)

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