Castello di Gropparello

Dove si trova

Gropparello è un comune della Val Vezzeno, dista da Piacenza circa 30 km.

Il castello

Sospeso su un territorio selvaggio come nido d’aquila, il Castello di Gropparello (sec. VIII- XIV) colpisce i visitatori per il raggruppamento turrito del complesso monumentale, che durante la visita regala all’occhio un alternarsi di scorci panoramici scenograficamente diversi tra loro. L’eleganza sobria delle sue sale medievali, l’ampiezza monumentale dei suoi camini e la luce che penetra velata dalle grandi finestre sospese sull’orrido, donano al castello l’atmosfera tipica di quello che l’immaginario collettivo sogna come “castello medievale”.
Significativo esempio di castello guelfo perfettamente conservato, Gropparello è costruito su un picco roccioso di origine vulcanica e si affaccia su un orrido di grande interesse geologico e paesaggistico:   all’improvviso, dietro un vigneto, in un bosco si apre una zona selvaggia, la cui morfologia complessa ed accidentata si eleva bruscamente distinguendosi dal resto del territorio creando un comprensorio grandioso e suggestivo nelle cui pieghe scorre il torrente Vezzeno.
Edificato nello stesso luogo dove sorgeva un antico castrum romano, posto probabilmente a difesa della via che conduceva all’antica  Velleia, venne successivamente fortificato con opere murarie. E’, ormai da anni, allo studio l’ipotesi che in origine ci sia stato un insediamento celtico,  data anche la presenza di un manufatto a strapiombo sull’orrido che sembra essere con ogni probabilità un altare di pietra.
Il castello di Gropparello, noto anticamente come “rocca di Cagnano”, è quindi un caratteristico esempio di opera fortificatoria medioevale posta a difesa della via di accesso ad una valle, concepita come un vero nido d’aquila a picco sul dirupo, e quindi assolutamente inattaccabile.

Cenni storici

Il più antico documento finora conosciuto su Gropparello risale all’anno 810, ed è l’atto con cui l’imperatore Carlo Magno concede il luogo in feudo all’allora vescovo di Piacenza Giuliano II.
Si ritiene che la fortificazione di epoca carolingia sia stata edificata, come avveniva spesso, su una primitiva fortificazione romana, forse una semplice torre di guardia od un “castrum” del III – II secolo A.C.
All’epoca delle lotte tra Guelfi e Ghibellini; il castello, in mano alla parte guelfa viene in diverse occasioni e con alterna fortuna attaccato dalle forze ghibelline.
Agli inizi del ‘300 Gropparello era in mano alla potente famiglia guelfa dei Fulgosio, probabilmente per lascito dell’allora vescovo di Piacenza Filippo Fulgosio.
Nel 1599 Ranuccio I Farnese, signore di Parma e Piacenza, rientrato in possesso del feudo di Gropparello, ne investe con il titolo ereditario di “conte di Gropparello” Marcantonio Anguissola, suo uomo di fiducia, che aveva tra l’altro ricoperto la carica di governatore della val di Taro. Nel 1848, con la morte di Gaetano Anguissola, si estingue questo ramo della famiglia; il castello, posto in vendita insieme ad altre proprietà, passa un periodo di grande decadenza in cui viene anche utilizzato, analogamente ad altri castelli della zona, come edificio rurale.
Viene acquistato nel 1869 dal conte Ludovico Marazzani Visconti Terzi, (appartenente ad un ramo della famiglia proprietaria di Grazzano Visconti), che incarica un famoso architetto piacentino del tempo, Camillo Guidotti, di un completo restauro dell’antico edificio.
Con il ‘900 il castello passa in mano a vari proprietari, e, dopo un lungo periodo di abbandono, viene acquistato nel 1974 dagli attuali, che hanno fatto la propria abitazione, promuovendovi però anche numerose iniziative affinché tutti coloro che amano la storia e l’arte possano godere del fatto che un edificio di questa importanza torni a “vivere”.
Oggi molto conosciuto per il PARCO DELLE FIABE e per la leggenda di Rosania Fulgosio, fantasma del castello, il castello è tornato a vivere e ad abbassare il suo ponte levatoio per accogliere migliaia di turisti in visita.

La leggenda di Rosania Fulgosio, castellana di Gropparello sec XIII
Come tutti i castelli che si rispettano, anche Gropparello ha le sue leggende ed i suoi misteri: si parla di passaggi segreti, di stanze murate, di “pozzo del taglio” (cioè quei trabocchetti costituiti da pozzi con lame acuminate infisse nelle pareti, ove venivano gettati gli sventurati che il signore voleva “far sparire” o i nemici), ecc.
Certamente esistevano delle prigioni, che si dovevano trovare in alcuni locali sotto il corpo destinato alla guarnigione, ai quali si accede attraverso bassi e stretti cunicoli, che fanno pensare proprio alla funzione di ostacolare la fuga dei prigionieri (attualmente questa parte non è visitabile per motivi di sicurezza). Naturalmente, si parla anche di un fantasma; quello dell’infelice Rosania Fulgosio, che sarebbe stata murata viva dal marito, Pietrone da Cagnano, per averlo tradito durante una sua assenza dal castello. Siamo alla fine del 1200; mentre Pietrone è lontano dal castello per partecipare con le sue truppe a qualche azione militare, il castello viene attaccato da milizie avversarie condotte dal giovane Lancillotto Anguissola, antico amore di Rosania, contrastato dalla famiglia di lei.
Il castello cade dopo una strenua difesa, ed il vincitore minaccia severe rappresaglie. La giovane castellana si getta ai suoi piedi intercedendo per la vita dei vinti; i due si riconoscono e l’antico amore si ridesta;  così quella notte Rosania viene meno ai suoi doveri di sposa. Successivamente però Lancillotto, richiamato da altre imprese militari, lascia il castello con i suoi soldati. Ritorna Pietrone che, informato da una sua fedele fantesca di nome Verzuvia del tradimento della moglie, progetta la terribile punizione che abbiamo detto: con il pretesto di costruirsi un nascondiglio sicuro in caso di pericolo, fa scavare un antro nella viva roccia sotto le fondamenta del castello; poi, una notte, allontanati tutti i possibili testimoni, addormenta con un vino drogato la giovane moglie e ve la rinchiude; l’entrata della “camera maledetta” viene murata e nascosta accuratamente.
La fanciulla muore in questo modo orribile, ed il suo spirito rimane legato al luogo della sua infelice esistenza, manifestandosi in certe notti con lamenti e gemiti che da allora sarebbero stati sentiti spesso da chi ha abitato il castello; sarebbe anche stata vista talvolta la diafana figura di una giovane donna che si aggirava nel parco o in certe camere del castello.
In alcune camere del corpo principale si è manifestata di recente varie volte una figura di giovane donna piuttosto minuta, con i capelli raccolti da un velo ed una veste lunga in genere bianca; l’apparizione, che è stata vista non solo dai proprietari ma anche da altri, visitatori compresi, se ne va, silenziosamente com’è arrivata, entrando in una parete, o svanisce appena si cerca di fissarla più attentamente.
Molti hanno scritto oppure hanno sceneggiato film intorno a questa vicenda, fra questi, si annota Gianfranco Gibelli, attuale proprietario del castello, che ha scritto un romanzo al riguardo: Indagine su una presenza inquietante – la leggenda di Rosania Fulgosio.

Informazioni turistiche

Ogni anno, non solo riceve visitatori da tutto il mondo, ma è meta  di vista per le “gite  scolastiche” di tantissime scuole del centro nord Italia,  del sud della Francia e della Svizzera. Queste  scelgono il Castello di Gropparello per l’interattività delle sue proposte ludico-didattiche e per la grande capacità di coinvolgimento dello staff che le conduce.
Dal lunedì al sabato il castello è visitabile  solo su prenotazione
Domenica e festivi:
aperto con orario di biglietteria
Castello
orario solare: 10:00 – 15:00 (ultimo ingresso al parco ore 15:00 – ultimo ingresso al Castello ore 17:00)
Parco delle Fiabe
orario legale: 10:00  – 17:30 Parco delle Fiabe
attenzione: ultima avventura ore 16:00!Cose da sapere per vivere bene  la giornata al Castello:
– si entra dalla biglietteria posta in via Roma 82/1, si acquistano i biglietti e poi dal sentiero interno al parco del castello si raggiunge il cortile davanti al Ponte levatoio, dal quale partono sia le visite al Castello, che le visite al Parco delle Fiabe
–  tutti i servizi sono nella masseria d’ingresso: Biglietteria, Bottega dei Folletti, Bagni, bar  e ristorante
–  con il passeggino si arriva fino al cortile del ponte levatoio e poi si prosegue senza. Se il Vs bimbo non cammina è bene avere dietro lo zaino per trasportarlo.
–  con i cagnolini si può arrivare solo nel giardino del bar e del ristorante, ma non si può entrare nel parco del Castello, nè al castello.
– L’area fumatori è solo nel giardino del bar e de ristorante. Non si può fumare nel giardino e nel parco del castello.
Per info: www.castellodigropparello.com – – Email: info@castellodigropparello.it

Fonti

www.castellodigropparello.it
Foto di Andrea Solari (www.preboggion.it) – www.castellodigropparello.ititinerari.mondodelgusto.itwww.paesionline.itwww.hotelfree.it

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