Cerignale, il negozio di Bruna segna la rinascita del paese

Lacrime di commozione, applausi e tanti abbracci. Autorità, benedizioni e decine di persone arrivate da tutta la valle e anche dalla città. «Che succede, si sposa qualche vip?», hanno chiesto alcuni in coda lungo la strada. No, l’evento era l’apertura di una bottega. E, per chi vive la Valtrebbia, vale più di ogni altra cosa. Una benedizione per un paese di montagna, dove, più che i vip, si attendono risposte e aiuti. E il “grazie” della politica al polmone di tutto il territorio, dove ancora nascono e si rigenerano alberi, ossigeno e acqua, insomma l’oro del nostro secolo. Il negozietto in cui si trovano i prodotti del territorio – i pin, ad esempio, ma anche i beni di prima necessità per la casa era stato chiuso lo scorso dicembre. Impossibilitato a sopravvivere perché “ammazzato” dagli studi di settore. Ora è rinato, con Bruna Nobile, mamma impegnata in ambito agricolo e ora anche imprenditrice coraggiosa. «Grazie, Bruna, ci hai dimostrato il coraggio di provarci, la passione di impegnarsi, la voglia di scommetterci, la forza della volontà che va al di là di tutti gli ostacoli », le hanno detto gli amici di Cerignale, pronti a dare tutto il loro sostegno a questa attività.
Bruna: «Ci ho creduto, ce l’ho fatta»
«Ci ho credulo tanto, ma non riuscivo mai ad aprire un negozio. Ora ce l’ho fatta», ha detto lei commossa. La riapertura è diventata una festa di paese e segna, per il sindaco Massimo Castelli, referente nazionale Anci piccoli comuni, un “patto di Cerignale”: «Dobbiamo lottare insieme – ha detto – per chiedere una fiscalità vantaggiosa in montagna, per le nostre attività: così non si può andare avanti». E tutti lo hanno applaudito, incoraggiando Bruna. Ma tra un anno ci saranno ancora gli stessi incoraggiamenti? La montagna ieri ha lanciato un SOS e impartito una lezione: i negozi stanno chiudendo, ma sanno anche riaprire, con sacrificio e impegno.
La benedizione
Strade, accordi, turismo, valorizzazione del patrimonio ambientale sono le richieste avanzate anche dal parroco don Vittorino Malacalza, 91 anni, durante la benedizione.
Un angolo riservato al giornale Libertà
C’è anche un angolo dedicato a “Libertà” nel negozietto riaperto a Cerignale. Lassù dove i servizi postali sono spesso latitanti o funzionano a singhiozzo, si è voluto fare in modo che non mancasse il quotidiano di Piacenza per informare i cittadini. Così, su suggerimento del sindaco Massimo Castelli, Bruna Nobile, residente a Rovaiola di Cortebrugnatella e mamma di due bimbi rispettivamente di tre e tredici anni, provvedere personalmente a recuperare le copie di “Libertà” necessarie, nella più vicina edicola, e a tenerle nel negozietto, a disposizione di tutti i clienti. . Si tratta di un circuito simile a quello già funzionante a Cerignale per i farmaci, dove grazie al l’idea del “sociale creativo” del primo cittadino, i volontari recuperano e consegnano i medicinali a Marsaglia e li distribuiscono agli anziani del paese, utilizzando anche il taxi sociale. Non è, questo, un mezzo a pagamento, ma un sistema di trasporto a disposizione di tutti. Un mezzo che assolve a una funzione sociale. Assieme all’emporio costituisce un altro tassello verso la rinascita. «Sono tutti piccoli segnali che ci fanno ben sperare per il futuro», ha commentato il sindaco Castelli. «All’interno della bottega, ci sarà spazio per i salumi tipici, per il pane fatto in casa e per la carne a chilometro zero. Ma non solo. Ci sarà spazio anche per l’informazione», ha garantito Bruna.

(Articolo tratto dal N° 10 del 16/03/2017 del settimanale “La Trebbia”)

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