Palazzo Marchionale Spinola nel Cantone

Dove si trova

Via Giardino 2  – Isola del Cantone  (L’Isoa do Canton in ligure) è un comune della città metropolitana di Genova. Confinante con il Piemonte (provincia di Alessandria) è il comune più settentrionale della regione.

Il palazzo

Il palazzo
occupa una vasta area lungo la riva destra dello Scrivia, punto cruciale della viabilità antica, in prossimità della confluenza tra il torrente Scrivia e il Vobbia. L’impianto originario del castello era
presumibilmente a pianta quadrangolare con torri circolari ai lati ed un ampio cortile interno.
Nel 1628 fu aggiunta, nel lato ovest, una loggia a base quadrata e di tre piani con funzione di contrafforte allo scopo di fermare il collasso della struttura verso il greto del fiume.
Il castello, così come lo possiamo ammirare adesso, è formato da un corpo di fabbrica a forma di L, chiusa a formare un quadrilatero da due cortine e da una torre circolare, probabilmente relativa al primitivo impianto.
Anche dal punto di vista gestionale la parte del castello lato monte, quella cui fa riferimento la torre circolare che presenta un paramento murario in cui è possibile ancora vedere la tecnica costruttiva che utilizza pietre di grandi dimensioni nella parte inferiore e pietre più piccole alternate a filari di mattoni nella parte superiore, è ancora di proprietà privata mentre la parte lato fiume è gestita dal Comune. Questa porzione del castello, comprende la loggia sullo Scrivia, costruita nel XVII secolo come soluzione ai problemi di stabilità dell’angolo sud-ovest della struttura.

Cenni storici

Il Palazzo costruito probabilmente intorno al XIV sec., rappresentava il centro della giurisdizione della
famiglia Spinola.
Dal punto di vista della documentazione il castello è citato a partire dal 1394, circa trent’anni dopo la sua costruzione voluta nell’ottica di farne la sede per il governo spinolino in seguito alla divisione dei feudi della Valle Scrivia e Val Borbera.
Malgrado sia stato di dominio degli Spinola fino al 1798, già a partire del 1500 aveva perso la propria funzione difensiva per diventare esclusivamente una sede politico-amministrativa.
Con la fine dei Feudi Imperiali il palazzo perse la sua funzione e nel 1819 fu venduto dagli ultimi eredi Spinola alle famiglie Denegri e Zuccarino che ne modificarono la distribuzione degli spazi interni, e delle finestre al piano nobile per permettere a più nuclei famigliari di utilizzarlo come residenza.
Alcuni anni fa il Comune di Isola del Cantone ne ha acquistato la porzione a sud – ovest insieme alla cosiddetta loggia.
I lavori di recupero del Palazzo sono stati finanziati con più contributi erogati dalla Provincia di Genova, dalla Regione Liguria e dal Comune stesso. Sono stati lunghi e impegnativi, dovendo affrontare i problemi strutturali che già si erano manifestati quasi 400 anni fa.
Il restauro ha consentito la messa in sicurezza delle strutture attraverso interventi di consolidamento delle murature, delle fondazioni e delle cerchiature interne, nonché l’inserimento di una copertura a capriata costituita da travi lignei e tiranti in acciaio, che garantiscono una corretta distribuzione delle sollecitazioni, nel rispetto dell’impianto originale.

Informazioni turistiche

Il Museo, inaugurato il 19 Ottobre 2013, rappresenta un importante tassello nel percorso mirato alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di un territorio ricco di testimonianze storiche e archeologiche, ancora in parte inesplorato.
Con il progetto Terre di Castelli (POR FESR Liguria 2007-2013 azione 4.1) e grazie ad un accordo tra il Comune di Savignone e Isola del Cantone è stato possibile trasferire all’interno del Palazzo Spinola al Cantone il Museo Archeologico Alta Valle Scrivia, costituto negli anni Ottanta per volere del Centro Studi Storici per l’Alta Valle Scrivia.
Il Museo raccoglie e rende fruibile al pubblico il materiale archeologico proveniente da tutto il territorio.
Il nuovo percorso espositivo, realizzato in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, si articola su due piani e propone un ideale viaggio sospeso tra presente e passato, attraverso non solo i reperti venuti alla luce in decenni di ricerche archeologiche o consegnati da privati, ma anche suggestioni visive e ricostruzioni che permettono un’immediata comprensione.
Il progetto di sviluppo mira a far sì che il Museo Archeologico diventi un polo di comunicazione culturale in grado di incentivare una corretta fruizione dei beni archeologici locali, al tempo stesso veicolo di conoscenza, ma anche di promozione turistica, e punto di partenza per la scoperta e conoscenza del territorio della Valle Scrivia.

Fonti

http://www.liguriaheritage.it/heritage/it/liguriaFeudale/Genova.do?contentId=30068&localita=2082&area=209
http://www.museoarcheologicoaltavallescrivia.it/
Terre di castelli – Per valli e per monti nei domini Fieschi e Spinola di Simona Caleca, Giulio Ferrando, Bruno Repetto, Carla Monica Risso

Lascia un commento