“Quând int’lâ stalâ gh’erâ no âlmā i bésti”
Chiacchierata di dialetto vogherese – un viaggio nella lingua e nella memoria del nostro territorio
A novembre Codevilla profuma non solo di mosto, funghi, castagne ma anche di radici e di allegria; sarà infatti possibile riscoprire il dialetto vogherese, ridere insieme delle sue espressioni colorite, riscoprire usi, costumi e tradizioni.
Per questo motivo l’Amministrazione Comunale è lieta di annunciare l’organizzazione di un ciclo di incontri dedicati alla riscoperta del dialetto oltrepadano, patrimonio linguistico e culturale che rischia di andare perduto.
In un’epoca in cui, giustamente, l’italiano è la lingua ufficiale di tutti gli istituti scolastici, il dialetto locale sopravvive quasi esclusivamente nella memoria delle generazioni più anziane, per questo motivo, l’iniziativa si propone di valorizzare e tramandare questa forma espressiva unica, che ha rappresentato per secoli la lingua viva dei nostri padri.
Il primo incontro si terrà SABATO 8 NOVEMBRE alle ore 15:30 presso la Sala Consiliare del nostro Comune.
Il dialogo sarà condotto da due figure di spicco del territorio:
Durante gli incontri, i due relatori guideranno il pubblico in un percorso affascinante tra aneddoti, storie, leggende e curiosità legate alla Valle Staffora, a Voghera, a Codevilla e ad altri luoghi simbolo della nostra terra. Il tutto sarà arricchito da spiegazioni linguistiche e culturali che illustreranno le caratteristiche peculiari del dialetto oltrepadano: parole troncate, accenti insoliti, verbi e vocaboli di origine francese, spagnola e austro-ungarica, testimonianza delle dominazioni che hanno influenzato la nostra parlata nel corso dei secoli.
Riscoprire il dialetto significa anche riscoprire la nostra identità, le nostre radici, il modo in cui si comunicava, si raccontava e si tramandava la vita quotidiana.
È un atto di memoria e di rispetto verso il passato, ma anche un’opportunità per il futuro.
Gli incontri sono aperti a tutti:
L’Amministrazione invita tutta la cittadinanza a prendere parte a questa iniziativa, con l’auspicio che il dialetto oltrepadano possa continuare a vivere, non solo nella memoria, ma anche nella voce di chi lo riscopre e lo fa proprio.
