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“Quând int’lâ stalâ gh’erâ no âlmā i bésti”

8 Novembre @ 15:30 - 18:30

“Quând int’lâ stalâ gh’erâ no âlmā i bésti”

Chiacchierata di dialetto vogherese – un viaggio nella lingua e nella memoria del nostro territorio

A novembre Codevilla profuma non solo di mosto, funghi, castagne ma anche di radici e di allegria; sarà infatti possibile riscoprire il dialetto vogherese, ridere insieme delle sue espressioni colorite, riscoprire usi, costumi e tradizioni.

Per questo motivo l’Amministrazione Comunale è lieta di annunciare l’organizzazione di un ciclo di incontri dedicati alla riscoperta del dialetto oltrepadano, patrimonio linguistico e culturale che rischia di andare perduto.

In un’epoca in cui, giustamente, l’italiano è la lingua ufficiale di tutti gli istituti scolastici, il dialetto locale sopravvive quasi esclusivamente nella memoria delle generazioni più anziane, per questo motivo, l’iniziativa si propone di valorizzare e tramandare questa forma espressiva unica, che ha rappresentato per secoli la lingua viva dei nostri padri.

Il primo incontro si terrà SABATO 8 NOVEMBRE alle ore 15:30 presso la Sala Consiliare del nostro Comune.

Il dialogo sarà condotto da due figure di spicco del territorio:

  • ANGELO VICINI, scrittore e poeta vogherese, nato nel 1944, è autore di numerose opere dedicate alla storia, alla cultura e alle tradizioni dell’Oltrepò Pavese. Tra i suoi lavori più noti si ricordano In Oltrepò appena ieri, un affresco della vita quotidiana tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta, e Principén, traduzione in dialetto vogherese del celebre Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry. Collaboratore di lungo corso del settimanale “Il Cittadino” e di altri periodici locali, Vicini è considerato uno dei massimi conoscitori della lingua e della cultura dialettale del territorio.
  • MARIO MAFFI, enologo, sommelier e perito agrario, è una figura di riferimento per la viticoltura dell’Oltrepò Pavese. Nato a Varzi e cresciuto a Retorbido, ha frequentato l’Istituto Agrario “Gallini” di Voghera e ha dedicato la sua vita alla valorizzazione del vino e delle tradizioni locali. Per oltre trent’anni ha lavorato come enologo presso l’azienda Montelio di Codevilla. È protagonista del libro “Vite Mie – Dalla barbatella al Ditirambo”, una biografia che racconta non solo il suo percorso professionale, ma anche la sua profonda connessione con la terra e la cultura dell’Oltrepò

Durante gli incontri, i due relatori guideranno il pubblico in un percorso affascinante tra aneddoti, storie, leggende e curiosità legate alla Valle Staffora, a Voghera, a Codevilla e ad altri luoghi simbolo della nostra terra. Il tutto sarà arricchito da spiegazioni linguistiche e culturali che illustreranno le caratteristiche peculiari del dialetto oltrepadano: parole troncate, accenti insoliti, verbi e vocaboli di origine francese, spagnola e austro-ungarica, testimonianza delle dominazioni che hanno influenzato la nostra parlata nel corso dei secoli.

Riscoprire il dialetto significa anche riscoprire la nostra identità, le nostre radici, il modo in cui si comunicava, si raccontava e si tramandava la vita quotidiana.

È un atto di memoria e di rispetto verso il passato, ma anche un’opportunità per il futuro.

Gli incontri sono aperti a tutti:

  • ai cittadini più anziani, che potranno ritrovare la lingua della propria giovinezza
  • ai giovani, che avranno modo di avvicinarsi a un modo di parlare forse inconsueto, ma profondamente legato al territorio e alla sua storia

L’Amministrazione invita tutta la cittadinanza a prendere parte a questa iniziativa, con l’auspicio che il dialetto oltrepadano possa continuare a vivere, non solo nella memoria, ma anche nella voce di chi lo riscopre e lo fa proprio.

Dettagli

  • Data: 8 Novembre
  • Ora:
    15:30 - 18:30
  • Categoria Evento:

Luogo