THE WILD ROBOT – IL ROBOT SELVAGGIO
Prima Nazionale
sabato 12, domenica 13, sabato 19, domenica 20: ore 16:30
#TheWildRobot #IlRobotSelvaggio
L’epica avventura segue il viaggio di un robot – l’unità ROZZUM 7134, abbreviato “Roz” – che dopo un naufragio si ritrova su un’isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all’ostile ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli altri animali dell’isola e adottando un’ochetta orfana. Una storia emozionante sulla scoperta di sé stessi, un’emozionante analisi sul legame tra tecnologia e natura, una commovente esplorazione di cosa significhi essere vivi e connessi a tutti gli esseri viventi.
Il robot selvatico di Peter Brown, romanzo illustrato per ragazzi pubblicato per la prima volta nel 2016, è diventato un fenomeno, balzando al primo posto della classifica dei bestseller del New York Times. Il libro ha poi ispirato una trilogia che ora comprende La fuga del robot selvatico e The Wild Robot Protects.
Genere: Animazione, Avventura, Commedia
Regia: Chris Sanders
Attori: Lupita Nyong’o, Pedro Pascal, Catherine O’Hara, Bill Nighy, Kit Connor, Stephanie Hsu, Matt Berry, Ving Rhames, Mark Hamill, Raphael Alejandro, Eddie Park
Durata: 101 min
Critica: Una storia emozionante sulla scoperta di sé stessi.
Tratto dal bestseller n. 1 del New York Times di Peter Brown, che è riuscito a parlare a più generazioni, non solo ai bambini, “The Wild Robot” di DreamWorks Animation si rivela un vero gioiello del genere, destinato a diventare un classico, e senza dubbio a portare a sequel, proprio come il libro di Brown è ora una serie letteraria. Con una bellissima animazione e una sceneggiatura intelligente che bilancia umorismo, azione, cuore e lezioni per tutte le età, questo film trascende i confini dell’animazione e incanterà il pubblico. Se “E.T.” di Spielberg fosse stato un film d’animazione, potrebbe assomigliare a ciò che lo sceneggiatore-regista Chris Sanders (Dragon Trainer, I Croods, Lilo & Stitch) ha creato qui. Tuttavia, “The Wild Robot” intesse la sua magia unica e per questo possiamo tutti versare lacrime di gioia.
La storia è ingegnosa e si concentra su Rozzum 7134, alias Roz (doppiata da Lupita Nyong’o), un robot che naufraga insieme a un gruppo di robot durante un tifone su un’isola abitata solo da animali, senza umani, e che non ha idea di come interagire con loro, non avendo mai visto nessuna di queste creature prima. Tuttavia, con tendenze robotiche straordinariamente in sintonia con i comportamenti meccanici di molti animali, questa si rivela una situazione ideale per Roz per prosperare, inizialmente con risultati comici e poi con la scoperta di un uovo non ancora schiuso (che lei cura fino alla nascita) di un piccolo paperotto che sarà chiamato Brightbill (Kit Connor). A sua insaputa, Roz è stata involontariamente responsabile della morte della famiglia di Brightbill, ma si fa perdonare e diventa la madre adottiva più improbabile, accompagnata da una volpe vivace ed energica di nome Fink (Pedro Pascal) nelle loro avventure, proteggendo il paperotto da tutti i predatori insidiosi che si nascondono dentro e fuori dall’oceano e sull’isola.
Diventa quasi un’avventura in stile “Alice nel Paese delle Meraviglie” per Roz e Brightbill mentre Fink li guida attraverso la popolazione con la sua tipica sicurezza, un po’ come un piccolo Artful Dodger. Lungo il percorso ricevono molti consigli, tra cui quelli del divertente opossum Pinktail (una esilarante Catherine O’Hara), che sta crescendo otto piccoli opossum, chiaramente esausta ma amichevole e disposta a condividere la conoscenza del territorio. C’è anche Thorn (Mark Hamill), un orso grizzly con più abbaio che morso; Paddler (Matt Berry), un castoro entusiasta; l’oca Longneck (un maestoso Bill Nighy); e altri ancora. Poiché Brightbill non ha avuto una vera madre, deve imparare a volare, incoraggiato da Roz che, con l’aiuto di Fink, coinvolge un falco esperto, Thunderbolt (Ving Rhames), che dimostra come librarsi in volo con ali corte.
Ciò che è così rinfrescante qui è l’assenza totale di umani, tanto che spesso assomiglia ai primi film Disney come “Bambi” con il suo tesoro di animali divertenti e amorevolmente animati, uccelli e creature di ogni tipo che cercano di esistere insieme in questa società unica. Una scena meravigliosa vede Roz, a questo punto ammaccata e malconcia, chiedere a tutti i cittadini di imparare a convivere nonostante le loro tendenze naturali all’odio. Per il bene comune è importante sapere che hanno più in comune di quanto pensino, e per gli Stati Uniti divisi di oggi è un messaggio profetico e importante — non uno che ci martella in testa ma uno che si rivela provvidenziale quando tutti devono unirsi in un finale ricco d’azione contro i robot, che hanno i loro piani che prevedono di riportare Roz nel loro gruppo dopo che ha trovato tanta accettazione su questa isola. Ma con la sua missione che si avvicina alla fine e Brightbill che guadagna indipendenza, potrebbe essere il momento di andare. O forse no.
Il cast vocale è straordinario in ogni ruolo, con la volpe di Pascal che spicca su tutti. Nyong’o trova il tono perfetto per Roz, dolcemente robotico ma nutriente e amorevole. Stephanie Hsu ha anche alcuni bei momenti come un altro personaggio robot che figura nello scenario. Oltre alla straordinaria animazione pittorica, notevole su ogni livello, c’è una colonna sonora esaltante di Kris Bowers che corrisponde brillantemente a tutta l’azione, i momenti di calma e le risate lungo il percorso.
L’ingrediente numero uno qui, però, è il cuore. “The Wild Robot”, che ha avuto la sua prima mondiale oggi al Festival del Cinema di Toronto, ha cuore in abbondanza e non può che diventare un dono per le famiglie questo autunno. I film d’animazione non possono essere migliori di così. In realtà, i film in generale non possono essere migliori di così.
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