Rezzoaglio, nel 2022 sarà aperto il rifugio Passo delle Lame

Dovrebbe essere pronto per la prossima estate un nuovo rifugio del parco dell’Aveto, situato in Comune di Rezzoaglio, al Passo delle Lame. Si tratta della ristrutturazione di un vecchia costruzione ad uso della forestale. La località, dove esiste già il rifugio Monte degli Abeti a quota 1300 metri e la Cappelletta delle Lame. E’ un luogo strategico tra la valle dell’Aveto e l’alta Val Sturla in Comune di Borzonasca. É attraversata dall’Alta Via dei monti liguri che arriva dal Passo della Forcella e prosegue per il Passo della Gonnella, Il Pre de Lame e l’ascesa finale al Monte Aiona. Molto frequentato dagli escursionisti, ora dopo le migliorie della strada sterrata che scende alla Riserva orientata delle Agoraie e del Moggetto e al Lago delle Lame, è diventata anche pista per gli appassionati del mountain bike. Dopo un’estate e un autunno caratterizzate da una buona risposta turistica il Parco dell’Aveto ha diramato l’elenco delle strutture e dei rifugi che saranno chiusi per lavori di ristrutturazione o perchè non accessibili nel periodo invernale. Elenchiamo di seguito i periodi e le date di chiusure delle strutture: rifugio Antonio Devoto al Passo del Bocco (Comune di Mezzanego), aperto solo sabato, domenica e festivi fino al prossimo 26 dicembre. Resterà poi chiuso per la stagione invernale fino a sabato 2 aprile 2022. Rifugio Ventarola (Comune di Rezzoaglio): sempre aperto previa prenotazione ai numeri 018586788 o 3408307793. Rifugio Malga Zanoni (Comune di Borzonasca): chiuso per la stagione invernale fino a Pasqua 2022. Rifugio Casermette del Monte Penna (Comune di S. Stefano d’Aveto): chiuso per lavori per alcune settimane nel mese di novembre. Riapertura prevista a inizio dicembre. Rifugio Monte Aiona a Prato Mollo (Comune di Borzonasca): chiuso per la stagione invernale fino a Pasqua 2022. L’attività delle strutture di accoglienza possono essere visionate sulle pagine facebook o sui siti.

Fabio Guidoni

(Articolo tratto dal N° 38 del 25/11/2021 del settimanale “La Trebbia”)

Lascia un commento