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Cinema Le Grazie di Bobbio: Indiana Jones e il quadrante del destino

28 Giugno @ 18:30 - 2 Luglio @ 20:30

INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO
Prima Nazionale
mercoledì 28, giovedì 29, venerdì 30: ore 21:00
sabato 1, domenica 2: ore 18:30 – 21:00
#IndianaJonesEIlQuadranteDelDestino

Harrison Ford torna nel ruolo del leggendario eroe archeologo per l’attesissimo ultimo capitolo dell’iconico franchise, un’epica e travolgente avventura in giro per il mondo. Insieme a Harrison Ford, il cast del film include Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), John Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Ethann Isidore (Mortale) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di Silente). Diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La grande sfida, Logan – The Wolverine) e con una sceneggiatura scritta da Jez Butterworth & John-Henry Butterworth e David Koepp e James Mangold, basata sui personaggi creati da George Lucas e Philip Kaufman, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta ancora una volta da John Williams, che ha firmato le musiche di ogni avventura di Indiana Jones a partire dall’originale I predatori dell’arca perduta nel 1981.

Genere: Azione, Avventura
Regia: James Mangold
Attori: Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge, Mads Mikkelsen, Thomas Kretschmann, Boyd Holbrook, Shaunette Renée Wilson, Toby Jones, Antonio Banderas, Olivier Richters, John Rhys-Davies, Jill Winternitz
Durata:143 min

Critica: un atto finale che meraviglia, commuove e tiene incollati alle poltrone. si rinnova la magia del grande cinema.

Indiana Jones ha appeso il cappello e da qualche anno insegna archeologia all’università di New York. In attesa di un divorzio, che pesa come il lutto del figlio, il professor Jones si trascina al lavoro e dentro una vita ordinaria ‘scossa’ soltanto dagli schiamazzi dei vicini. Alla vigilia della conquista della Luna, riceve la visita di Helena Shaw, figlia di un vecchio amico ‘ucciso’ dalla sua ossessione: la macchina di Anticitera, congegno meccanico concepito da Archimede per trovare buchi temporali. La metà del quadrante riposa da anni negli archivi di Indiana Jones, dopo averlo sottratto ai nazisti sconfitti nel 1944. Tornata dal suo passato, Helena vorrebbe recuperare il curioso reperto per venderlo a un’asta in Marocco. A pedinarla, bramando lo stesso bene, è Jürgen Voller, ex nazista che ha partecipato al progetto Apollo 11 sotto falso nome. (Ab)battuto anni prima da Indiana Jones su un treno in corsa, vuole rintracciare le due parti del quadrante e viaggiare nel tempo cambiando il corso della Storia. Una sparatoria in piena ‘parata lunare’ avvia la ricerca del prezioso oggetto. Tra Marocco e Sicilia, nazisti e antichi romani, l’avventura è servita.

Avevamo davvero bisogno di ritrovare Indiana Jones, eroe nato al cinema più di quarant’anni fa, in un’epoca in cui invenzione e innovazione erano ancora i valori cardini del blockbuster americano? La leggenda aveva ancora sufficiente appeal per giustificare il quinto colpo di frusta? La risposta è felicemente affermativa, nessuna riserva.

Indiana Jones e il quadrante del destino inizia con un inseguimento in treno rocambolesco, un esplosivo prologo-flashback ambientato nel 1944. Indy, un Harrison Ford ringiovanito digitalmente, il risultato non è ancora perfetto ma resta indubbiamente stupefacente, scippa tra mille acrobazie il ‘quadrante’ del titolo agli scagnozzi di Hitler. Il lungo incipit piazza il MacGuffin del film, un curioso ordigno inventato da Archimede e scomparso da 2000 anni, e introduce il grande villain, il nazista Jürgen Voller (Mads Mikkelsen, come un pesce nell’acqua).

Con un salto temporale, ritroviamo Indy a New York, invecchiato nel suo letargo rassegnato, una vecchia reliquia forse in attesa che qualcosa o qualcuno lo spinga a rispolverare frusta e cappello. Il preludio bellico e chiassoso è in netto contrasto con quello che segue, la quiete di un appartamento newyorkese colmo di vecchie fotografie e diffuso dell’inevitabile malinconia associata al mito.

James Mangold, abile a insinuare l’emozione nella meccanica dei suoi blockbuster, prelude un elogio alla fatica e alla chance fuori tempo massimo, l’ultima corsa per questo eroe in pensione che vedremo due sequenze dopo cavalcare (nelle gallerie della metropolitana), sparare, prendere a pugni i nazisti, fuggire, inseguire, decifrare antichi codici e attraversare tutti i confini, compresi quelli temporali.

Perché Indiana Jones e il quadrante del destino è un film di epoche al plurale, al quadrato, al cubo (1944, 1969, 415 A.C. …) che rinnova i legami con l’Indy che abbiamo sempre amato. Il crepuscolo, del resto, è da sempre il dominio di Mangold (Logan), che conduce il suo divertissement senza deragliare e rimanendo fedele alla saga, al nostro attaccamento alla saga. L’ossessione della sua avventura è soprattutto il tempo che passa, i rimpianti, la decadenza, quella del suo eroe e quella del suo attore che assume i suoi anni e conserva (sicuramente in un quaderno) la chiave del suo mistero, uno charme disinvolto e un talento innato per mettersi nei guai con quell’aria cool e quella beata sfortuna che lo getta costantemente in pasto ad animali ripugnanti, dentro voragini spalancate, stretto tra furia divina e abominevoli nazisti.

Sprezzatura e cicatrice marcano ancora il bel volto assediato dal tempo ma senza farne un dramma. Harrison Ford affronta la vecchiaia del (suo) mito a torso nudo e con una manciata di sequenze in cui dimostra che se ne infischia (francamente) di (ri)giocare l’eroe falsamente affascinante, lasciandosi doppiare su una parete da Phoebe Waller-Bridge in modalità giovinezza ostentata. Una dolorosa arrampicata che conta i colpi di pistola e della vita, prima di quel momento di autentica meraviglia finale che è il terzo atto.

Non diremo niente se non che segue il ‘principio di Archimede’ e sposta il corpo mitico verso l’alto e verso il cinema dei ‘bei giorni’. Verso una sorpresa, nel senso vecchio e hollywoodiano. Aggrappati alle poltrone, prima che sia troppo tardi, godiamo di quell’archeologia viva che affronta la Storia di petto.

Mai ‘parco a tema’, Indiana Jones e il quadrante del destino trova la sua nota più commovente in Harrison Ford, immerso in un bagno di digitale giovinezza e poi lanciato all’inseguimento di tutte le età della sua vita. È lui l’inestimabile reliquia di questo atto finale, la quadratura del cerchio, il ‘quadrante’ di un destino comune, custodito nel cuore e negli occhi perché non passi. La spinta archimedea è pari alle lacrime che versiamo.

Cinema Le Grazie
Contrada dell’Ospedale, 2
29022 Bobbio
Tel. : 346 878 2077

 

Dettagli

Inizio:
28 Giugno @ 18:30
Fine:
2 Luglio @ 20:30
Categoria Evento:

Organizzatore

Cinema Le Grazie di Bobbio
Telefono:
346 8782077
Email:
bobbio@cinemalegrazie.it
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Luogo

Bobbio
Bobbio PC, 29022 + Google Maps