
Antola dal tramonto all’alba – Il Grande Anello in Valbrevenna
1 Aprile @ 10:00 - 2 Aprile @ 17:30
SABATO 1° APRILE / DOMENICA 2 APRILE
Antola dal tramonto all’alba
Il Grande Anello in Valbrevenna con ENRICO E STEFANO
Ciao ,
dettagliamo qui di seguito le specifiche del week end outdoor di Sabato 1° Aprile e Domenica 2 Aprile, “Antola dal tramonto all’alba! Il Grande Anello in Valbrevenna”. L’immutabile maestà del sole che saluta il giorno e l’istante magico del suo sorgere restano un’emozione unica per vivere la magia dell’Antola… dal tramonto all’alba. Il segreto dell’”ospitare” è l’altro aspetto che renderà indimenticabile il nostro week end in montagna. Questo è il vero incontro con l’Appennino ligure.
Primo giorno / Il Grande Anello dell’Antola – Valbrevenna
La Valbrevenna si manifesta nei suoi aspetti più monumentali con Senarega (723 m). Dopo la visita del borgo medioevale, incontreremo innumerevoli tracce dell’antica civiltà contadina lungo l’itinerario che tocca Cerviasca (912 m), Passo del Colletto (1283 m), Casa del Piccetto (1384 m), Colletta delle Cianazze (1344 m), il Rifugio dell’Antola (1460 m). Ad attenderci nel tardo pomeriggio sarà il saluto del sole dal Monte Antola (1597 m).
Sabato notte saremo ospiti del Rifugio dell’Antola (mezza pensione)
Secondo giorno / Il Grande Anello dell’Antola – Valbrevenna
Dall’importante nodo orografico dell’Antola, assisteremo all’alba, quando si illumina il mondo. Una emozione unica. Dopo la colazione nel Rifugio, seguiremo il crinale verso Capanna di Tonno (1302 m), il Monte Buio (1403 m), Pian dei Corsi, Casaleggio e Tonno. Due mulini, un granaio, le macine in pietra e poi nel castagneto, verso Chiappa (886 m) e il borgo medioevale di Senarega (723 m).
Possibilità di condivisione del viaggio.
Iscrizione entro il raggiungimento del numero massimo previsto di partecipanti.
I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatsApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza, indirizzo mail.
Mezza pensione al Rifugio dell’Antola
PRESENTAZIONE
di Enrico Bottino – Promotore di trekking
Ogni rifugio è un’esperienza, una storia a sé, un itinerario da percorrere, un’altra avventura da raccontare. Sono loro il primo presidio della montagna, punto di riferimento imprescindibile per gli amanti delle lunghe passeggiate. Noi rifiutiamo le derive verso il look moderno di tanti rifugi alpini, accogliamo invece la suggestione di un luogo accogliente nel cuore dell’universo montano, capace di valorizzare e tenere viva la memoria di ciò che è stato.
A noi piace il Rifugio dell’Antola perché è il “narratore” della sua terra d’emigrazione e non la sua similitudine forzata e innaturale destinata ad un altro genere di turista. Non un albergo di lusso o un ristorante stellato, ma uno spazio senza compromessi, realizzato per sentirsi completamente immersi nella natura, insieme ai profumi, ai sapori e alle tradizioni della cultura montanara. Niente nouvelle cuisine, niente camerieri inamidati dagli atteggiamenti freddi e studiati. Qui tutto è spontaneo, dalla lista del menù alle tovaglie classiche, ai profumi senza incertezze che provengono dalla cucina. E la ricetta? Eh no, la ricetta non si può, è un segreto…
GIORNO NR 1
IL GRANDE ANELLO DELL’ANTOLA / VALBREVENNA: PRIMA PARTE
Valle laterale destra dell’alto bacino del torrente Scrivia, la Valbrevenna grazie al suo isolamento conserva ancora oggi innumerevoli tracce dell’antica civiltà contadina. Dei 12 mulini costruiti a inizio del Novecento ne restano i ruderi, resiste però inalterato il fascino dei megalitici terrazzamenti, dei seccherecci, dei casoni e dei castagneti che si scoprono nell’ambiente naturale del Parco Regionale dell’Antola. Il nostro week end inizierà a Senarega (723 m), suggestivo borgo medievale dove la Valbrevenna si manifesta nei suoi aspetti più monumentali. Qui il tempo sembra essersi fermato: oltre un orrido si giunge nella piazzetta del paese, dove le antiche abitazioni conservano tracce delle botteghe e delle officine del maniscalco e del fabbro. I muri delle case seguono la strada lastricata verso il castello feudale, fino al sagrato della Chiesa parrocchiale dell’Assunta e l’interessante Sezione Etnologica del Museo a Tappe dell’Alta Valbrevenna. Superate le ultime case di Senarega, la mulattiera guadagna quota verso la solitaria Cerviasca (912 m) e la panoramica cappelletta dove ammirare tutta la valle. Castagni secolari, seccatoi, muretti a secco, una capanna celtica sono muti testimoni di un capitolo importante della nostra storia e attribuiscono il giusto valore a uomini che facevano della sopravvivenza un problema quotidiano.
Una traccia di sentiero consentirà di raggiungere il crinale e il Passo del Colletto (1283 m), dove pranzeremo distratti da suggestivi colpi d’occhio sul Golfo Ligure e sulla Val Pentemina. La breve traversata verso Casa del Piccetto (1384 m) permette di apprezzare lo snodarsi della Valbrevenna tra un meandro e l’altro del rio dell’Orso. Tappa successiva è la Colletta delle Cianazze (1344 m), crocevia di itinerari sullo spartiacque fra Scrivia e Trebbia; aggirando ad oriente il Monte Cremado incontreremo il sentiero che conduce in breve al Rifugio Parco Antola (1460 m). Preso possesso della camerata, prima di cena saliremo verso la grande croce del Monte Antola (1597 m) per il saluto del sole. Facilmente avvisteremo gli esemplari di daini e caprioli. Dopo il tramonto, il buio segnerà un nuovo ritmo narrativo, quello ispirato dal Rifugio, il premio per la fatica di una giornata piena di cammino. Dopo cena sarà possibile fare una passeggiata serale per ascoltare tutto ciò che non si riesce a vedere… Oppure proietteremo nel Rifugio le immagini storiche dell’antico insediamento dell’Antola, ormai scomparso, che dava ristoro e pernotto alla manovalanza stagionale che migrava verso le risaie del Vercellese e della Lomellina.
GIORNO NR 2
IL GRANDE ANELLO DELL’ANTOLA / VALBREVENNA: SECONDA PARTE
La magia dell’Antola sta nel suo costante divenire, dopo il tramonto di sabato, ammireremo l’alba della domenica, quando il sole spunta dietro i monti e la sua luce illumina piano piano tutta la valle. Rientrati al Rifugio e fatta colazione, il cammino riprende a cavallo del Parco regionale dell’Antola e del giovane Parco naturale dell’Alta Val Borbera. La perdita di quota lungo il crinale termina alla Capanna di Tonno (1302 m), piccola area attrezzata in un bellissimo punto panoramico. Alternando spazi aperti a tratti nel bosco, tra cespugli di biancospino e rosa selvatica, si guadagna la cima del Monte Buio (1403 m), sopra alla quale si staglia contro al cielo una croce di ferro. Lungo il displuvio appenninico, interessato dall’antico nodo viario che permetteva alle comunità valligiane di spostarsi stagionalmente verso le risaie della pianura padana, la nostra attenzione sarà rivolta agli ambienti severi e dirupati della val Vobbia, contrassegnati dal conglomerato di Savignone, e a quelli più morbidi e invitanti delle valli a levante, nel settore proprio dei calcari marnosi dell’Antola.
La seconda parte dell’escursione ci porterà a Tonno, ultimo paesino della Val Brevenna, forse il più affascinante, sicuramente il più alto. A discrezione della Guida Ambientale, sarà possibile passare da Pian dei Corsi e dirigere verso Casareggio, oppure lungo la mulattiera che termina a Tonno. Da qui seguiremo il sentiero escursionistico che va incontro ai Mulini di Tonno (o di Chiappa Crosa): due mulini, un granaio, le macine in pietra, le ruote, una nicchia votiva del 1420… sono custodi di riti e consuetudini che cadenzavano la vita quotidiana della gente. Le acque incontaminate del rio vicino ci riserveranno piacevoli sorprese anche dal punto di vista naturalistico… Improvvisati “detective della natura”, ci divertiremo a esplorare il torrentello dove vive il Gambero di fiume, la Salamandra pezzata e le Salamandrine di Savi. Tracce di sentiero attraversano terrazzamenti e muri a secco che ci ricordano cosa doveva essere il “granaio della Valbrevenna” ai tempi della sua Età dell’Oro. Ormai prossimi al borgo di Chiappa (886 m), avvistiamo i tetti delle case realizzati con lastre di pietra, “ciappe” nel dialetto locale. Chiappa è in splendida posizione panoramica su Senarega, la raggiungeremo in breve lungo una storica mulattiera.
NOTE IMPORTANTI
L’itinerario vede la partecipazione di Stefano Spadacini, Guida Ambientale Escursionistica AGAEL, figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell’area visitata. Vi ricordiamo che l’assicurazione Trip&Trek è valida solo con le guide AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali ed Escursionistiche). Stefano Spadacini è una Guida Ambientale ed Escursionistica della AGAEL – Associazione Guide Ambientali Escursionistiche Liguria
DATI TECNICI E LOGISTICI DEL WEEK END
Date: Sabato 1° Aprile e Domenica 2 Aprile
Tipologia itinerario: escursione ad anello in due giorni
Iscrizione obbligatoria. Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatsApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza, indirizzo mail.
Appuntamento: ore 10:00 presso il parcheggio della piscina comunale del Comune Valbrevenna e da li proseguiremo tutti insieme verso Senarega.
Come arrivare al luogo dell’appuntamento
Autostrada A 7 Genova – Milano, uscita Busalla, si prosegue sulla SS. 226 che supera Savignone e Casella; ad Avosso si prende la SP. 11 per Valbrevenna, giunti nel Comune Valbrevenna, lo si supera e poco dopo si segue l’indicazione a destra per la piscina comunale. Questo è il link di google maps: https://goo.gl/maps/HrKVnVhm6ZWfwQzk8
Pranzo al sacco. Cena al Rifugio dell’Antola.
Difficoltà: Media (scala difficoltà del Club Alpino Italiano: E = Escursionistica) per entrambe le giornate.
Dislivello: Sabato + 950 – 200 metri; Domenica: – 950 metri + 250 metri
Durata della camminata: Sabato 5 ore circa, Domenica 4.30 ore circa. Non comprensive delle soste con le spiegazioni delle Guide, pranzo al sacco.
Equipaggiamento consigliato: abbigliamento comodo e sportivo, scarpe da trekking, cambio per il giorno successivo
QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER LE ESCURSIONI
50 euro – La quota comprende l’organizzazione tecnica delle escursioni, l’accompagnamento per due giorni della Guida Ambientale Stefano Spadacini. La quota non comprende l’assicurazione, il viaggio, il pranzo al sacco del primo e secondo giorno, la mezza pensione in Rifugio che dettagliamo qui di seguito.
Argomento disdette: noi non chiediamo la caparra, però in un rapporto di fiducia reciproca chiediamo la cortesia di avvisare per tempo l’eventuale rinuncia. Una disdetta a 50 ore dall’evento non rientra più nei tempi corretti in tal caso saremo costretti a chiedere la disponibilità a versare l’importo tramite il codice IBAN. Siamo certi che capirete anche il nostro punto di vista.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER L’OSPITALITA’
L’importo della mezza pensione è da corrispondere direttamente alla struttura ricettiva.
50 euro a persona con biancheria fornita dal rifugio
45 euro a persona con sacchi a pelo ed asciugamani di proprietà
La Mezza Pensione comprende il pernotto, cena e prima colazione.
**I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. **Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatsApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza, indirizzo mail.
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