Retezzo - Le guardie “spengono” la festa |
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Rassegna stampa - Rondanina | |||
Scritto da Il Secolo XIX | |||
Giovedì 19 Marzo 2009 09:50 | |||
I fuochi e la tradizione (saltare sette volte sul fuoco per propiziare la buona salute) del Capodanno persiano hanno messo in allarme la normalmente tranquilla comunità del lago del Brugneto. È successo martedì sera, quando un gruppo di undici iraniani, uomini e donne, tutti di età medio giovane, si sono ritrovati in un prato della località Retezzo di Rondanina (il più piccolo comune della Liguria). Allarmato per aver visto un fuoco e aver udito i comprensibili schiamazzi della festa, un residente della zona ha chiesto l'intervento del corpo forestale. Erano circa le 19.30 quando è cominciata la cerimonia che prevede il rituale propiziatorio di saltare nel fuoco ripetendo una sorta di "mantra" che recita più o meno così: "ti do il mio giallo, dammi il tuo rosso", laddove per rosso si intende la buona salute. Forse sono stati esplosi anche dei fuochi di artificio e, per questo, i contorni della segnalazione hanno fatto scattare una mobilitazione in grande stile. La centrale operativa di Genova ha mosso uomini dei tre comandi stazione di zona (Torriglia, Montoggio e Busalla) che, in breve, si sono ritrovati sul posto e hanno scoperto l'arcano. Tra fuochi e tradizioni antiche, gli iraniani stavano festeggiando l'anno nuovo. Dopo essersi preoccupati di far spegnere le fiamme, gli agenti della Forestale hanno deciso di controllare anche i presenti: per quattro persone, gli accertamenti sono proseguiti a Genova, con l'ausilio di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Bargagli che li hanno accompagnati in città e consegnati ai colleghi della Forestale. La festa, insomma, è stata bruscamente interrotta dall'intervento degli agenti che, terminati i controlli che era possibile effettuare sul posto, hanno fatto allontanare dal prato tutti i partecipanti alla festa. Per il momento non sarebbero scattati provvedimenti o denunce nei confronti dei presenti che non avrebbero violato alcuna legge. Ma a ben guardare, l'interruzione del rito propiziatorio per l'anno nuovo, può essere molto più problematico di una denuncia o una sanzione. (Articolo tratto da Il Secolo XIX del 19/03/09)
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Ultimo aggiornamento Giovedì 19 Marzo 2009 09:57 |