Pevein (Clitocybe nebularis) |
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Scritto da Marco Gallione | ||||
Domenica 25 Gennaio 2009 22:45 | ||||
![]() Può raggiungere i 15-20 cm di diametro. Di color grigio-nebbia, grigio-cenere, grigio-bruno, spesso con ampie sfumature decolorate, perlacee o bianche. Liscio, quasi lucente, spesso soffuso di una pruina forforacea facilmente asportabile, caduca. All’inizio e per lungo tempo convesso, poi leggermente depresso. Il margine, rivolto verso le lamelle, è sottile e regolare. Lamelle: Dapprima bianche, poi crema-avorio; fitte e strette, disuguali; talora leggermente altre volte decisamente decorrenti sul gambo. Sono facilmente separabili dal cappello. Gambo: Bianco o biancastro, spesso sul grigio; pieno ed elastico, fibrilloso; ingrossato alla base, attenuato verso il cappello. Carne: Bianca, spessa e morbida, il cui sapore varia secondo alcuni autori dal dolciastro all’acre, probabilmente a seconda dell’habitat: dolciastro sotto le latifoglie, acre sotto le aghifoglie. Odore forte, aromatico. Spore: 6-8 x 3-4 micron, ellittiche, di color crema in massa. Habitat: Nei boschi di latifoglia e aghifoglia. Sempre nell’humus, a gruppi, abbastanza comune. In Liguria fa la sua comparsa ad autunno inoltrato, a tempo piovoso. Commestibilità: Il sapore è molto forte e marcato, per cui non è apprezzato da tutti. Alcuni gli attribuiscono sostanze tossiche tremolabili, pertanto è sempre consigliata una buona cottura per renderlo digeribile. Note: E’ molto apprezzato nella provincia di Genova ; viene raccolto in certi luoghi con un taglio rasoterra senza sradicare lo stipite. E’ facilmente confondibile con il simile Entoloma lividum che causa gravi forme di intossicazione gastroenterica; la differenza sta nel colore delle lamelle e per la loro inserzione sul gambo: l’Entoloma lividum ha le lamelle non decorrenti ma libere, di colore giallino e poi rosato, la Clitocybe nebularis ha le lamelle decorrenti e biancastre. In italiano: Agarico nebbioso, Agarico nebuloso.
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