Poesie -
Le poesie di Attilio Carboni
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Scritto da Attilio Carboni
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Giovedì 01 Settembre 2016 15:33 |
Fanciullezza ad Ottone di Val Trebbia
Barchette di carta.
Con la carta colorata,
forte flotta s’é formata.
Dopo essere varata,
alla guerra è già avviata.
Il cannone spara a festa;
non incombe la tempesta,
sono pronti e motivati
i navigli ed i soldati.
Barca imbocca la corrente,
ma inghiottita vien dal fiume
e scompare tra le schiume.
Nulla più si vede o sente.
Che amarezze, che tristezze,
borghi piangono e fortezze!
Vengono meno le certezze.
Bimbi cercano carezze!
Ecco là navi incagliate,
ma le ciurme son salvate,
con le barche e dalla gente,
convenute prontamente.
Poche vele van sicure,
per imprese ed avventure.
Vento in poppa e bene in pista,
presto son fuor dalla vista.
Che siano già nel grande mare?
Sembra proprio, così pare.
Si rallegra ogni bambino
del successo sopraffino!
Ognuno immagina eroismi
Tra isolotti, coste ed istmi.
Là vorrebbe sull’istante
stare con spada roteante.
Ma è ora di merenda!
“Laggiù nessun si arrenda,
qui si fa rifornimento,
poi si arriva in un momento”.
Nella gioia e in allegria,
fede, gioco e fantasia,
resta estranea la malia,
imbroccata è giusta via.
Attilio Carboni
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